sabato, Novembre 8, 2025

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Secondo Longhi, Zielinski, Asllani e Frattesi non valgono i titolari, l’Inter viene rimontata nei finali

Una serata indimenticabile per i tifosi del Milan, che hanno visto la loro squadra trionfare contro l’Inter nella Supercoppa Italiana 2024/25. Dopo essersi ritrovati in svantaggio per 2-0, i rossoneri hanno messo in atto una rimonta straordinaria, ribaltando il risultato e imponendosi con un finale mozzafiato di 2-3.

L’analisi del giorno dopo

Il noto giornalista Bruno Longhi ha offerto una sua analisi su quanto accaduto, pubblicando un commento sul suo profilo X: "C’è un errore di base quando si giudica l’Inter e si tenta di spiegarne le (rare) sconfitte. Si pensa che abbia la rosa più completa, ed è vero. E che la squadra sia la più forte: ma lo è solo quando la sua cifra tecnica complessiva non viene impoverita dai cambi."

Secondo Longhi, la vera questione risiede nella differenza di rendimento tra i titolari e le seconde linee. "Se andate a rivedere gli 11 che erano in campo nei finali delle partite con Juventus (4-4), Leverkusen (0-1) e nella Supercoppa col Milan (2-3) ve ne renderete conto. Perché Asslani non è Chalanoglu. Taremi non è Thuram, Frattesi non è Barella, Zielinsky non è Mkhitarian, Carlos non è DiMarco, e così via", ha dichiarato il giornalista, indicando come i cambi abbiano un impatto fondamentale sulla qualità complessiva della squadra.

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Le riflessioni sul team

Longhi continua la sua riflessione: "I calciatori non sono tutti uguali e non incidono alla stessa maniera. Considerazione banale, ma talvolta necessaria per spiegare il motivo per cui la stessa squadra non è sempre la stessa squadra. E può anche perdere o non vincere contro avversari ritenuti inferiori." Una considerazione che invita a riflettere sul vero valore e sulla profondità della rosa nerazzurra.

Le parole di Bruno Longhi rappresentano una critica aperta alla gestione delle risorse, evidenziando come la differenza tra i titolari e i sostituti possa incidere drasticamente sull’esito delle gare. Un dibattito che, sicuramente, continuerà a far discutere nei giorni a venire.

Visualizza il tweet di Bruno Longhi per ulteriori dettagli sulle sue dichiarazioni:

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