L’ex arbitro Luca Marelli ha commentato su Twitter l’arbitraggio in Napoli-Cremonese della direttrice di gara Ferrieri Caputi.
L’ex arbitro Luca Marelli ha commentato su Twitter l’arbitraggio in Napoli-Cremonese della direttrice di gara Ferrieri Caputi: “Una serata storta è capitata, capita e capiterà a chiunque ha avuto, ha od avrà un fischietto ed un taccuino. Perciò nessun dramma: Ferrieri Caputi ha arbitrato molto male ieri sera (in particolare dall’inizio del secondo tempo in poi), come ci sono state prestazioni negative per colleghi molto più quotati di lei. Forse dimentichiamo che stiamo parlando di un direttore di gara che, sostanzialmente, ha alle spalle sei mesi scarsi di attività tra Serie A e Serie B ed un numero totale di partite inferiore a dieci (compresa la Coppa Italia). E no, non è stata affatto sbagliata la designazione: è anzi un moto di coraggio affidare una gara degli ottavi di finale ad eliminazione diretta ad una giovane che deve accumulare esperienza. La settimana scorsa abbiamo visto un ottimo Feliciani (anch’egli al primo anno) dirigere con poche sbavature Roma-Genoa, in uno stadio di prestigio pari al Maradona. Probabilmente ci si aspettava una partita diversa, più sbilanciata ma stiamo parlando di formazioni di Serie A, pertanto con una cifra tecnica che prevede la possibilità che una squadra sulla carta più debole possa trovare la giornata di gloria. D’altronde il Milan ha perso col Torino, la Juventus ha perso a Monza, l’Inter è inciampata ad Udine, giusto per citare qualche big.
In sintesi: una serata decisamente no per un arbitro che è in costruzione e che ha dimostrato, nel recente passato, di avere del potenziale. Naturalmente, come avrete notato, non mi interessa minimamente che si chiami Maria Sole. Per quanto mi riguarda è un arbitro (definizione che ha chiesto lei stessa) che deve essere valutato per quanto si vede in campo, null’altro.
Cosa le riserva il futuro? Non ne ho la minima idea, potrebbe diventare un arbitro fenomenale oppure essere dismessa per motivi tecnici tra un paio d’anni. Certamente sono curioso di vedere come reagirà alla prima serata negativa ed alle prime critiche mediatiche. Fondamentale è che, di fronte a queste critiche, non le si dica “tutto bene, buona gara” perché questo sarebbe il modo peggiore per farle acquisire consapevolezza. La consapevolezza parte dagli errori, non dal descrivere positivamente una serata che, di positivo, ha avuto ben poco“.