Vlasic elogia Simeone: un ex del Napoli che fa faville al Torino?
Nikola Vlasic è ormai un pilastro del Torino, e nella sua intervista a La Gazzetta dello Sport non si è risparmiato commenti sul nuovo arrivato Giovanni Simeone, quel “Cholito” che i tifosi del Napoli ricordano con sentimenti contrastanti. Dopo stagioni altalenanti in azzurro, dove sembrava più un ripiego che un fenomeno, ecco che al Torino diventa “un uomo delizioso” – parola di Vlasic.
“Si è inserito con un atteggiamento positivo. L’ho visto tranquillo, a suo agio. Quando si lavora si lavora, quando si scherza si scherza. Ha tanta esperienza in Serie A, si vede che lui capisce il calcio. E poi è un uomo delizioso”.
Questa lode suona quasi ironica per noi napoletani: Simeone al Napoli segnava poco e spariva nei momenti chiave, ma ora è il beniamino del Toro? Magari è l’aria granata che fa miracoli, o forse era solo questione di contesto – un po’ come quei giocatori che fioriscono altrove dopo aver deluso sotto il Vesuvio.
Pensateci: quante volte il Napoli ha perso pezzi come Simeone, che poi si rigenerano in squadre più modeste? È un classico, come vedere Higuain brillare alla Juve dopo l’addio – frustrante, ma serve da lezione per rinforzi più affidabili. Il Torino ci sta rubando un jolly, e noi dovremmo chiederci se De Laurentiis non stia svendendo troppo presto.
Passando ai sogni di Vlasic, il croato è chiaro su cosa voglia dalla stagione: “Sogno di avere una stagione intera senza infortuni. Voglio e devo fare un anno completo: voglio giocare tutte le partite, fare tutti gli allenamenti senza saltare niente. Se ci riuscirò, per me sarà un buon campionato”.
Bravi, merita rispetto chi combatte gli infortuni, ma per i tifosi del Napoli questo è un monito: quanti campioni azzurri hanno perso stagioni per guai fisici? Se Vlasic ci riesce, il Torino vola – e noi, intanto, ci auguriamo che i nostri eroi non finiscano a fare gli eroi altrove.
Insomma, carissimi partenopei, Simeone al Torino è un segnale: o impariamo a valorizzare i nostri, o rischiamo di vederli brillare in grigio, mentre noi ci accontentiamo di sogni infranti. Che ne dite, è ora di una rivoluzione?