#SindacoBacoliLottaPerYousef: Sforzi umanitari e frecciatine al governo per salvare un talento calcistico
Il Sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, ha parlato a Radio CRC durante “A Pranzo con Chiariello”, mettendo in luce la battaglia per portare in Italia il giovane calciatore Yousef, un’iniziativa che mixa sport e umanità con un tocco di realismo crudo.
“Stiamo proseguendo le attività per portare il giovane calciatore Yousef sul nostro territorio. Abbiamo preso contatti con la Farnesina a cui abbiamo girato tutti i riferimenti necessari per procedere al trasferimento di Yousef. Il nostro obiettivo è portare Yousef a Napoli dove può vivere tranquillamente, godersi la città e portare avanti il suo sogno che è giocare a calcio. Noi siamo fiduciosi e determinati ad andare fino in fondo.”
In un mondo dove il calcio spesso si riduce a milioni e star, qui si vede un impegno genuino per un ragazzino che rischia tutto, con il Sindaco che non le manda a dire e critica chi blabla senza agire.
“C’è già qualcuno che ha dato la sua disponibilità ad ospitare, accogliere e a far dormire Youssef sul nostro territorio così che possa godersi la città e portare avanti il suo sogno sportivo. Non vediamo l’ora di abbracciarlo. Grazie al maestro Moni Ovadia siamo riusciti ad entrare in contatto attraverso dei parlamentari con la Farnesina e il Ministro degli Esteri in modo da aprire questo corridoio umanitario che in altre occasioni si è già sviluppato e che ha già portato dei risultati positivi. Ci auguriamo di poter raggiungere questo obiettivo attraverso il calcio di accogliere Yousef tra di noi nel Comune di Bacoli. Vi avverto: ci sono buone possibilità!”
Mentre il pallone rotola tra burocrazie e promesse, il Sindaco non si ferma, spingendo per un corridoio umanitario che sa di vero calcio di strada, non di quello patinato.
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“Noi stiamo seguendo la vicenda passo dopo passo, noi saremo incalzanti. Ringrazio Radio CRC per aver fatto da collante per mettere in moto questo meccanismo per portare Yousef in Italia. Il mio augurio è che i tanti Comuni che ci sono in Italia possano seguire la nostra iniziativa e fare atti concreti, oltre alle delibere di sostegno della pace e alle bandiere palestinese e che tutti possano manifestare in favore del popolo palestinese contro questo genocidio che è in atto a Gaza”
Ma le cose si scaldano quando il discorso vira al governo: il Sindaco non risparmia bordate, chiamando in causa il Premier con un’ironia tagliente che fa male, ricordandoci quanto la politica possa rovinare anche le storie belle come questa.
“Parole della Meloni sul Weekend lungo? Affermazioni del genere non le ho sentite neanche dagli insegnanti delle scuole quando facevamo sciopero. Il fatto che il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Democratica italiana dica cose del genere significa che siamo arrivati a livelli drammatici di approccio democratico. Tra l’altro, queste affermazioni non fanno altro che surriscaldare il clima, determinando momenti di tensione che devono gestire le forze dell’ordine e la comunità. Sono scandalizzato poiché è allucinante il modo in cui si sta gestendo questa vicenda da parte del governo italiano. Le dichiarazioni della Meloni sono intollerabili. Noi rappresentiamo lo stato italiano e la Repubblica democratica prima di rappresentare noi stessi e i nostri partiti”
Questa storia di Yousef non è solo calcio, è un pugno allo stomaco che ci ricorda come lo sport possa essere un’arma contro le ipocrisie, con il Sindaco che, senza filtri, ci spinge a fare di più in un’Italia che a volte sembra persa nei suoi drammi.