Un veterano senza filtri: la dura verità sui controlli antidoping nello sport #Calcio #Doping #VeritàScomode
Il mondo del calcio non è mai stato un campo di margherite, e un veterano del settore lo ha appena fatto presente senza peli sulla lingua. "Per vent’anni mi sono sottoposto a tutti i controlli, ogni anno molto numerosi. So quanto sono severi", ha spiegato lo spagnolo, lanciando un chiaro segnale a chi pensa che gli atleti possano aggirare facilmente le regole.
Parole che squarciano il velo di ipocrisia che spesso avvolge il doping nello sport. In un ambiente dove i sospetti corrono più veloci del pallone, sentire un professionista ammettere la rigidità dei test è come un pugno nello stomaco per chi ancora crede nelle scorciatoie. Questa testimonianza, diretta e senza giri di parole, fa capire che la trasparenza e il rigore ci sono, eccome.
Dunque, chi sperava in un racconto edulcorato si dovrà ricredere. Questo spagnolo con esperienza da vendere non ha paura di dirlo chiaramente: i controlli sono “molto numerosi” e abbastanza duri da scoraggiare chiunque voglia giocare sporco. Nulla di nuovo sotto il sole per chi frequenta i campi da decenni, ma un monito per i più giovani e per chi si illude di poter battere al gioco le istituzioni sportive.
Niente scuse, quindi. Lo sport deve rimanere pulito, o almeno così dovrebbe essere, perché anche i veterani sanno bene che non c’è spazio per chi pensa di farla franca. In un calcio sempre più sotto la lente d’ingrandimento, queste parole sono un segnale chiaro che il controllo c’è ed è tutt’altro che una formalità.