Son Heung-min sbarca in MLS: un campione che cerca nuove sfide, ma è la scelta giusta?
Il sudcoreano Son Heung-min, ex stella del Tottenham, ha fatto il suo ingresso trionfale a Los Angeles, diventando l’acquisto più costoso della storia della Major League Soccer. A 32 anni, dopo un decennio da protagonista in Premier League, Son ammette senza mezzi termini che la MLS non era la sua “prima scelta”, ma ora è carico: “Sono qui per vincere. Non sono qui solo per esserci”, ha dichiarato con quel mix di determinazione e ottimismo che abbiamo visto nei grandi match europei.
Eppure, come tifoso del Napoli che ha visto troppe stelle europee spegnersi in leghe “esotiche”, mi chiedo se questa sia davvero una mossa ambiziosa o solo un comodo ritiro con il sole californiano. Son, pagato circa 26 milioni di dollari dal Los Angeles FC fino al 2027, è stato convinto da una chiamata del co-presidente John Thorrington, che gli ha “cambiato il cuore”. Ma quante volte abbiamo sentito storie simili, solo per vedere i fuoriclasse arrancare contro squadre meno blasonate?
Parlando di vincenti, Son si unisce a una lista stellata come Bale, Chiellini e Giroud, ex rivali che hanno scelto la MLS per chiudere carriera. Ricorda un po’ il nostro Napoli degli anni ’80, quando Maradona incantava il mondo, ma oggi? Se il Los Angeles punta su Hugo Lloris, compagno di Son al Tottenham, magari forma un bel duo, ma la MLS resta un parco giochi per star in declino, non una vera sfida alla Champions.
Insomma, ai tifosi del Napoli: dovremmo ispirarci o prenderne le distanze? Mentre noi lottiamo per il vertice in Serie A, vedere campioni come Son optare per l’America sa di resa. “Darò il massimo e mostrerò sicuramente loro qualcosa di entusiasmante”, promette Son – beh, speriamo non finisca come certe telenovele calcistiche, dove l’entusiasmo dura quanto un precampionato. Discutiamone, perché il calcio vero si gioca in Europa, non sotto i riflettori di Hollywood.