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“Sono delinquenti, non tifosi! Ma non può pagare chi non c’era…”

Abodi sulla decisione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di vietare per due mesi le trasferte ai sostenitori di Roma e Napoli

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

“Non si può essere tifosi e delinquenti: o si è tifosi o delinquenti”. Così il ministro dello Sport, Andrea Abodi – a margine del Premio ‘Biscardi’ – tornando sugli incidenti tra tifosi di Badia al Pino e la decisione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di vietare per due mesi le trasferte ai sostenitori di Roma e Napoli: “Nella riunione che abbiamo fatto ho parlato della necessità di rendere sempre più puntuale l’individuazione delle responsabilità. Nel mio mondo ideale paga chi è colpevole, non chi non c’è. Questo dipende anche dagli strumenti tecnologici: se mille tifosi fanno cori incivili, quei mille pagano, non paga anche chi sta in un’altra città. Dobbiamo far conoscere e rispettare le norme, poi possiamo lavorare per migliorarle”.

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Abodi si è soffermato anche sulla polemica tra Casini e Gravina per la Supercoppa giocata in Arabia: “Certe cose se si vogliono dire si dicono in un rapporto bilaterale, non nell’opinione pubblica. Ci può essere un dibattito sul motivo per cui si vada a giocare la Supercoppa italiana in Arabia piuttosto che altrove. Occorre scegliere i luoghi dove sicuramente la vita è democratica, mi auguro che in futuro su queste scelte ci sia coerenza sui principi che pratichiamo”.

Abodi ha infine commentato l’incontro con il presidente della FIGC, Gabriele Gravina: “Abbiamo parlato esclusivamente della candidatura dell’Italia a ospitare l’Europeo di calcio del 2032, per renderla forte, credibile, autorevole e competitiva. E così sarà. Quando la presenteremo vedrete, è bene rispettare anche la collaborazione interministeriale che sarà opportuna, necessaria e scontata, e ci consentirà di dire con certezza e tutti insieme cosa faremo per dare sostanza e sostegno alla candidatura”.



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