Gino Sorbillo si Pronuncia: "Il Nome della Pizza Andrebbe Tutelato"
Il famoso ristoratore Gino Sorbillo ha sollevato la necessità di tutelare il nome della pizza, sostenendo che viene sfruttato impropriamente da molti. Durante un’intervista su Radio CRC, il celebre pizzaiolo ha discusso del piatto simbolo di Napoli e non ha mancato di lanciare qualche frecciatina a Flavio Briatore, noto per la catena Crazy Pizza.
La Pizza di Briatore: Un Dibattito Aperto
Gino Sorbillo ha espresso disaccordo con l’approccio di Briatore alla pizza, sottolineando che la pizza offerta da Crazy Pizza è molto diversa dalla tradizionale pizza napoletana. Secondo Sorbillo, Briatore descrive la sua pizza come sottile, ma in realtà è meno morbida e manipolabile, più simile a una schiacciata croccante o addirittura a un cracker. "Non voglio dire se sia buona o meno, ma è differente", ha dichiarato Sorbillo.
Il Potenziale Inespresso del Brand Pizza
Riguardo al potenziale del marchio "pizza", Sorbillo ha sottolineato che c’è ancora molto spazio per innovazioni e miglioramenti. Tuttavia, ha anche evidenziato come molti sfruttino il nome della pizza per vendere altri prodotti, giocando sull’attrazione che questo termine esercita sui consumatori. Secondo Sorbillo, il termine "pizza" dovrebbe essere tutelato di più per evitare usi impropri.
Inoltre, il noto pizzaiolo ha commentato sulla moda della pizza gourmet, osservando che adesso si usano molti più ingredienti a crudo. Questo trend, secondo Sorbillo, è diventato un po’ eccessivo nel tentativo di accontentare tutti i palati.
Infine, Sorbillo ha fatto una battuta sul presidente della SSC Napoli, Aurelio De Laurentiis, affermando: "Se ho convertito De Laurentiis alla pizza napoletana? A lui non piace; De Laurentiis preferisce la pizza romana. Gli piace quella di Briatore, allora? Quella non è pizza romana: è crocchiarella, lo ripeto".
Per approfondire l’argomento sulla fonte originale