giovedì, Settembre 19, 2024
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Sorbillo: “La pizza di Briatore è simile ai crackers, prepara la base con uno strumento elettrico. De Laurentiis preferisce quella romana.”

Gino Sorbillo si esprime su “Crazy Pizza” di Flavio Briatore

Il celebre pizzaiolo napoletano Gino Sorbillo ha recentemente condiviso le sue riflessioni sull’apertura del nuovo locale di Flavio Briatore a Napoli. Nel corso della trasmissione radiofonica “A Pranzo con Umberto Chiariello”, in onda su Radio Crc, Sorbillo ha commentato le dichiarazioni di Briatore riguardo il suo ristorante “Crazy Pizza”.

Differenze tra le pizze di Sorbillo e Briatore

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Soribllo ha sottolineato come la pizza proposta da Briatore differisca notevolmente dalla tradizione napoletana. “Parole di Briatore? Non sono d’accordo con lui. La sua pizza è più sottile della nostra poiché i suoi pizzaioli usano lo schiacciapizza che è uno strumento elettrico che va a schiacciare tutti gli alveoli della pizza rendendola sottile e croccante. La pizza napoletana, invece, è morbida e facilmente manipolabile,” ha spiegato Sorbillo.

Prezzi e mercato

Un altro punto toccato da Sorbillo riguarda il prezzo delle pizze offerte al “Crazy Pizza” di Briatore. “Il costo di una margherita in media? 6 euro e 50. Briatore la mette a 17 euro, però utilizza anche la notorietà che ha e il suo giro di amici. Bisognerà vedere se Briatore nelle altre città che ha aperto, lavora o meno. A Milano io ho otto locali e lui solo uno, perciò non so se lavora tanto oppure no,” ha detto Sorbillo.

Ha inoltre evidenziato l’importanza del rispetto del disciplinare da parte delle associazioni che regolano il settore e ha fatto notare come il termine “pizza” non sia stato adeguatamente tutelato, nonostante le sue radici storiche profonde in Italia. “C’è ancora tanto spazio per chi vuole fare pizza, però non è detto che tutto ciò che è schiacciato può essere pizza.”

Infine, Sorbillo ha riflettuto sulla tendenza delle “pizze gourmet” e sulle preferenze dei clienti. “Pizza gourmet? I clienti e i pizzaioli hanno capito che la pizza o sulla pizza si può richiedere e ci si può lavorare di più. Non ci si accontenta più di trovare le dieci pizze nel menù. Ormai la cosa è sfuggita di mano,” ha concluso. Ha aggiunto una nota personale citando il produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis: “A De Laurentiis non piace la pizza napoletana, a lui piace la pizza romana.”

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