martedì, Dicembre 2, 2025

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Sorrentino: “Maradona mi salvò la vita a 17 anni” – Quel genio del calcio, invidia dei laziali!

#NapoliSempre: Quando un artista come Sorrentino evoca la leggenda di Maradona, il cuore dei partenopei batte più forte!

Ah, che emozione quando un figlio di Napoli come Paolo Sorrentino decide di onorare il nostro mito assoluto, Diego Armando Maradona, anche dall’altra parte del mondo! Immaginatevi la scena: lui, il regista che ha portato la nostra città sul grande schermo con la sua arte viscerale, seduto in una conferenza stampa ai margini di quel laboratorio cinematografico che sta guidando in Argentina, organizzato da PlayLab Films. E lì, tra parole di cinema e sogni, ecco che spunta il nome di Diego, quel genio con la maglia azzurra che ci ha resi immortali.

Come tifoso del Napoli, non posso fare a meno di sentir bruciare l’orgoglio partenopeo: Sorrentino, con la sua sensibilità tutta napoletana, sta ricordando al mondo intero quanto Maradona non sia solo un calciatore, ma l’essenza stessa della nostra anima. È come se, da Buenos Aires, ci stesse mandando un abbraccio caloroso, un segnale che il legame con Diego è indissolubile, proprio come il nostro amore per il San Paolo (scusate, il Diego Armando Maradona Stadium). Io, che ho visto con i miei occhi quanto quel uomo ha cambiato la storia della nostra squadra, non posso che applaudire: finalmente, qualcuno di rilievo parla di lui con il rispetto che merita, senza fronzoli o ipocrisie.

Ma pensateci un attimo: in un mondo dove il calcio moderno è fatto di freddi calcoli e contratti miliardari, Sorrentino ci ricorda che le vere leggende sono eterne, radicate nel cuore della gente. Per noi napoletani, Maradona è più di un campione; è la rivincita di una città intera contro chi ci ha sempre sottovalutati. E sentire queste parole da un artista come lui, che sa catturare l’anima di Napoli come pochi, mi fa sperare che presto arriverà un altro eroe a far rinascere i nostri colori. Forza Napoli, sempre!

In fondo, storie come questa ci insegnano che il calcio, e la vita, sono fatti di passione pura: quella che ci accomuna tutti, da Scampia a Posillipo, uniti dal ricordo di un numero 10 che non tramonta mai.

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