Il medico del Napoli rivela i segreti contro gli infortuni: ecografie salva-gambe e rischi da calendario folle! #Napoli #Calcio #Infortuni #Salute
Il dott. Gennaro De Luca, medico sociale del Napoli, ha parlato chiaro su come gestire gli infortuni muscolari in un mondo calcistico dove i giocatori sembrano fatti di vetro. Senza giri di parole, ha spiegato che il primo approccio è diagnostico, e non ci è risparmiato sui dettagli tecnici.
“Infortuni muscolari? Il primo step quando si ha un sospetto di lesione muscolare è l’inquadramento diagnostico. L’esame di primo livello che utilizziamo qui in sede è l’ecografia muscolo-scheletrica che ci dà già numerose informazione, ha zero effetti collaterali ed è ripetibile e quindi consente di seguire l’evoluzione della lesione. Quando le lesioni sono più complicate è necessario completare l’iter diagnostico con una risonanza, perché in questo ambiente è importante stabilire bene i tempi della prognosi per dare allo staff tecnico informazioni precise. Il nostro lavoro è soprattutto di prevenzione. Quando seguiamo i calciatori dobbiamo valutarne tutti gli aspetti: ad esempio, tra i fattori di rischio ci sono anche le alterazioni posturali o le disfunzioni di movimento. Noi monitoriamo e seguiamo tutti questi aspetti ed eventuali variazioni. Il problema delle recidive è un qualcosa che dobbiamo sempre cercare di evitare e, per fortuna, spesso ci riusciamo: fondamentale in questo è seguire la guarigione della lesione, assicurandoci che sia ottimale.”
Naturalmente, non si ferma qui: De Luca ha toccato anche la collaborazione con altri esperti, chiamando in causa la medicina rigenerativa e i partner come il Pineta Grande Hospital. Diciamolo, in un sport dove tutti vogliono essere eroi, è un po’ comico affidarsi a radiologi per non finire ko, ma pare funzioni.
“Ovviamente ci sono una serie di esami che ci aiutano in questo. La medicina dello sport è un insieme di specializzazioni: noi valutiamo sia da un punto di vista traumatologico che di riabilitazione e ci occupiamo anche di una parte cardiologica.
Leggi di più su
Calcio
Potrebbe interessarti
Estonia-Italia, le ultime dal campo: Spinazzola pronto a sorprendere, ma chi avrà il coraggio di affiancarlo?
Sabatini lancia la bomba: “Buongiorno-Juve, ecco il colpo di scena! Napoli? Preparati a decollare da marzo!”
Napoli Basket: El-Amin e Simms, le nuove stelle che promettono di far brillare il club, ma chi ha davvero le palle per vincere?
Hojlund infiamma il match: doppietta e assist in un tempo, la Danimarca travolge la Bielorussia!
Infine, sul fronte della prevenzione, De Luca non ha peli sulla lingua: è tutta una questione di test e monitoraggio per evitare disastri. In un ambiente dove i calciatori spesso ignorano i loro limiti, lui e il suo team giocano d’anticipo, senza scuse.
“Prevenzione? Se teniamo in considerazione i fattori di rischio è chiaro che la prevenzione è focalizzata sul prevenire tali fattori. Noi ad inizio stagione e nel corso dell’anno ripetiamo dei test funzionali e posturali per capire per ciascun giocatore il livello di controllo motorio e di mobilità articolare e laddove vengono individuate delle specifiche disfunzioni o deficit si lavora su quelli per migliorare la performance e generare una riduzione del rischio di infortuni”.
In sintesi, tra ecografie, risonanze e un calendario che non perdona, il Napoli sta provando a tenere i suoi eroi in piedi, perché nel calcio moderno, infortunarsi è fin troppo facile – e divertente parlarne, ma meno da vivere.