Il tifo al Maradona non è più quello di un tempo: curve silenziose e distrazioni moderne #Napoli #Stadio #Calcio
Che sia chiaro: al Maradona si tifa, ma non più come un tempo. Le curve, ovvero il tifo organizzato, provano a spingere tutti verso il “tifo di una volta”, ma ormai niente sembra in grado di riportare lo stadio al suo antico ruggito. Il vecchio San Paolo era un vero fortino, dove i giocatori avversari, dal fuoriclasse all’emergente, faticavano davvero a esprimersi.
Questa involuzione nel modo di vivere lo stadio è semplicemente un adattamento ai tempi attuali. Non solo a Napoli ci sono lunghi silenzi e poco rumore, perché sono cambiate le persone che frequentano gli spalti: sono cambiate le generazioni. Una volta, per tanti, lo stadio e la partita rappresentavano l’unica valvola di sfogo. Gazzetta, Bianchin avvisa Conte: “Trovagli il ruolo giusto, o rischia di combinare guai”
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Oggi i tifosi rimangono appassionati, ma sono solo più distratti da tutto ciò che li circonda. Se a queste motivazioni aggiungiamo la struttura dello stadio, che non ha mai creato quell’effetto di “pentola a pressione” che altri impianti in Italia ottengono appena il pubblico si scalda, il quadro è completo. In fondo, come in tutte le cose, bisognerebbe “educare” il nuovo tifoso a vivere l’esperienza dello stadio: più condivisione del momento e meno musica sparata a tutto volume, perché se non si torna alle basi, finiamo per avere stadi pieni di zombie con gli smartphone.