Chivu carica l’Inter per la sfida tosta contro gli Urawa Red Diamonds: "Partita difficile, ma noi siamo pronti a combattere" #Inter #MondialePerClub #Calcio
Cristian Chivu, alla guida dell’Inter, non usa mezzi termini prima della gara contro l’Urawa Red Diamonds, definendola una bella rogna alla fine di una stagione estenuante. In conferenza stampa, l’allenatore ha messo in chiaro le sfide che attendono la squadra, reduce da una maratona di nove mesi che ha lasciato tutti un po’ sfiniti. "Prima di analizzare la partita di domani dobbiamo sempre ricordarci che siamo a fine stagione, la squadra è reduce da più di nove mesi di battaglie. Dobbiamo trovare le energie giuste per affrontare un match del genere, contro un avversario che ha grande pulizia a livello di tecnica, è ordinata tatticamente, ha all’interno elementi europei e sudamericani. Insomma, sarà una partita difficile, come tutte le altre".
Per Chivu, questa non è solo un’altra partita: è quella che potrebbe fare la differenza nel girone. Dopo il pareggio all’esordio contro il Monterrey, il tecnico sottolinea l’importanza di non sbagliare, con un tocco di realismo che sa di calcio vero, dove non ci sono scuse per le prestazioni tiepide. "La seconda partita del girone, anche alla luce dei primi risultati, è fondamentale per il passaggio del turno".
Guardando indietro alla prima uscita, Chivu ammette qualche difetto senza troppi giri di parole, come se volesse scrollarsi di dosso il politically correct per parlare chiaro. "Abbiamo sicuramente avuto orgoglio, mostrato una bella reazione – dice. Nella manovra siamo stati un pizzico lenti, mi piacerebbe un miglioramento sotto questo punto di vista e anche un maggior cinismo sottoporta". Niente di troppo dolce, solo fatti nudi e crudi su dove migliorare.
Sul fronte tattico, l’allenatore non ha intenzione di stravolgere le cose, preferendo affidarsi a quanto già funziona, anche se magari non è il calcio spettacolo che tutti sognano. "Non siamo in un ritiro estivo, non possiamo togliere certezze a una squadra che sa come stare in campo, che è in campo da mesi e mesi, che ha fatto tanto e che ha tanti giocatori evoluti. Tutti vorrebbero una squadra dominante, che tiri fuori al massimo le qualità tecniche, la voglia di avere sempre il controllo del gioco, che detti i tempi e abbia sempre soluzioni. Questo è il sogno di tutti gli allenatori. Vogliamo farlo anche noi, ci servirà del tempo e adesso non ce n’è molto ma ci proveremo fin dalla partita di domani".
In avanti, potrebbe esserci spazio per il giovane Pio Esposito, un tipo che Chivu conosce da una vita e che ha imparato a darci dentro nella serie B. "In attacco possibile spazio per Pio Esposito. Lo conosco da quando aveva 13 anni e mezzo, siamo cresciuti insieme. La B lo ha fatto maturare. Avremo la possibilità di vederlo in campo, o dall’inizio o a partita in corso". Con queste parole, Chivu chiude la sua carrellata, lasciando l’Inter pronta a buttarsi nella mischia per un’altra battaglia che conta.