Notte di terrore a Kiev: la casa di Sudakov distrutta dai droni, con la famiglia in pericolo! #Ucraina #CalcioInGuerra #Benfica
Georgiy Sudakov, il centrocampista del Benfica e della nazionale ucraina – un nome che era circolato anche vicino al Napoli durante l’estate – ha passato una notte da incubo nella capitale ucraina. La sua abitazione è stata colpita e ridotta in pezzi dai bombardamenti, con immagini che mostrano un appartamento ai piani alti di un palazzo trasformato in un cumulo di rovine.
Nelle sue parole sui social, Sudakov ha condiviso il dramma con cruda onestà: “Così è come appare la mia casa dopo questa notte. Dopo l’arrivo dello shahed”. Il drone kamikaze non ha risparmiato nulla, lasciando dietro un disastro che ricorda come la guerra non si fermi davanti a niente, nemmeno alla vita di un atleta.
A peggiorare le cose, il giocatore ha rivelato che i suoi cari erano presenti durante l’attacco: “Mia moglie, mio figlio e mia madre erano in casa in quel momento”. Per fortuna, sono riusciti a fuggire sani e salvi, ma questo episodio evidenzia quanto la realtà della guerra sia brutale e imprevedibile, soprattutto per chi cerca di bilanciare una carriera sportiva con il caos quotidiano.
Ora, mentre Sudakov si prepara per le qualificazioni mondiali e la Champions League – dove il Benfica sfiderà squadre come il Napoli – i tifosi sui social non perdono tempo a esprimere la loro solidarietà. In un mondo che dovrebbe celebrare il calcio come unione, eventi come questi ricordano che la violenza reale è sempre in agguato, colpendo duro e senza preavvisi.