Napoli non è per tutti: tra stress e pressioni, il candidato ideale deve solo "pensare a sedersi col presidente" e dimostrare di reggere il colpo #SerieA #Napoli #Calcio #PressioniDaPiazza
Non è certo una novità che Napoli sia una città dove il calcio si vive con un’intensità diversa, quasi maniacale. Il rischio di fare il passo più lungo della gamba è sempre dietro l’angolo, e sono in pochi a reggere la pressione.
Secondo un giornalista ben informato, “Napoli è una piazza che ti stressa molto, ma Conte ci sta bene. Deve solo pensare a sedersi col presidente.” Parole che non lasciano spazio a molti giri di parole: non basta saper allenare, serve anche essere pronti alle tensioni di una piazza non certo tenera e ai continui boati di un pubblico esigente.
Il messaggio è chiaro: il lavoro sul campo è solo una parte dell’equazione. La vera sfida è la convivenza spettacolare con le aspettative, le pressioni e le mediane di una gestione che più che da ufficio è da ring. E chi pensa che possa essere tutto rose e fiori, rimarrà presto deluso.
Il diktat è semplice, quasi brutale, ma in fondo veritiero: se vuoi dirigere una squadra con l’eco delle passioni napoletane sullo sfondo, devi avere il colpo d’occhio e la freddezza mentale necessaria per "pensare a sedersi col presidente" e non alzarti più di tanto dalla sedia, altrimenti il pubblico e l’ambiente ti divoreranno prima ancora di cominciare davvero.
Modificato in data 19 Maggio 2025 - 15:50 per correzione refuso