È stato pubblicato un editoriale del Corriere dello Sport intitolato ‘È un articolo a favore di Thiago’. L’analisi emerge a seguito del recente successo della Juventus contro il Manchester City in Champions League, che ha acceso il dibattito sulle dinamiche della squadra.
Il pezzo sottolinea che ‘il problema di Thiago non è Motta, bensì i topolini che seguono qualche pifferaio tutt’altro che magico’. Si fa riferimento a come alcuni commentatori abbiano descritto Thiago, probabilmente a causa di una scarsa visione del suo operato nel Bologna. Viene evidenziato che ‘il firulì firulà suonato insistentemente al popolo insoddisfatto’ ruotava attorno alla necessità per la Juventus di cambiare stile di gioco, da un approccio difensivo a uno più propositivo.
Inoltre, l’editoriale osserva che ‘ciò che all’inizio ha aiutato Thiago a entrare nei cuori degli juventini è stato proprio l’anti-allegrismo’. Dopo un certo numero di partite, Thiago ha dimostrato di essere ‘un professionista pratico, intelligente, portatore di equilibrio tattico’. I numeri sono rilevanti: il Bologna ha chiuso la stagione con ‘la terza miglior difesa del campionato’, avendo subìto solo 32 gol, un dato migliore rispetto ad altre squadre di vertice.
Si fa notare che la situazione offensiva è diversa, poiché attaccare con giocatori come Zirkzee e Orsolini presenta sfide differenti rispetto a schieramenti con stili affermati come quelli di Lautaro o Leão. L’editoriale concluse con una riflessione su come il futuro di Thiago e della Juventus possa prendere forma. ‘Penso che non cambierà Motta: non ce n’è bisogno, perché può diventare l’Allegri o il Conte dei prossimi quindici anni’, si legge nelle conclusioni.