Francesco Toldo elogia i portieri italiani: da Meret al ballottaggio Di Gregorio-Perin #Portieri #CalcioItaliano #IntervistaToldo
Francesco Toldo, ex portiere di grande esperienza, ha condiviso le sue opinioni schiette sui guardiani della porta nel calcio italiano durante un’intervista con La Stampa. Senza peli sulla lingua, ha evidenziato come alcuni talenti siano sottovalutati nel mondo del pallone, dove le grandi squadre spesso rubano la scena.
“Mi piace molto Meret. Un ragazzo di cui si parla meno, ma ha vinto lo scudetto con il Napoli. Si contano sulle dita di una mano i portieri che hanno vinto scudetti senza giocare nel Milan, nella Juve, nell’Inter. Come Antonioli, ad esempio. Di Meret apprezzo il comportamento. Il modo in cui affronta le partite. E ha ancora margine a livello tecnico”.
Nel discutere il confronto tra Di Gregorio e Perin, Toldo non ha esitato a dare un giudizio diretto, mescolando elogi con critiche che potrebbero far storcere il naso a qualcuno. Ha tirato in ballo le sue esperienze passate per contestualizzare le loro qualità, senza giri di parole.
“Allora, dico quel che penso, ma non voglio essere strumentalizzato. Perin – come Donnarumma, Meret, poi Cragno – l’ho anche allenato nell’Under 21 con Di Biagio. Mi sembrava lo Zenga della situazione: carattere esuberante, qualità. Solo avesse un po’ più di altezza… Così prende più gol negli angoli. Però ha lavorato per migliorare in questo senso, lo riconosco. E quindi è uno dei grandi portieri italiani. Di Gregorio è scuola Inter, altro tipo di impostazione: si lascia trasportare meno dalle emozioni, è un po’ un portiere ‘alla Peruzzi’”.
In sintesi, le parole di Toldo offrono uno sguardo crudo e realistico sul panorama dei portieri italiani, sottolineando come talento e personalità contino più di una statura perfetta, in un mondo dove non tutti hanno la fortuna di giocare per i soliti noti.