#DeBruyne illumina il campo: una giocata che mette in imbarazzo chi cerca spettacolo, #Napoli #Calcio #GiocataDelWeekend
Il giornalista Riccardo Trevisani, intervenuto ai microfoni di Cronache di Spogliatoio nel corso di Fontana di Trevi, si è soffermato su Kevin De Bruyne:
“Ho gridato a un certo punto al quarto d’ora del primo tempo, quando il signor Kevin De Bruyne ha deciso di farci capire perché i suoi compagni ne parlano dicendo: ‘Questo fa un altro sport’, questo i suoi compagni me l’hanno detto. È un virgolettato. Kevin De Bruyne probabilmente non sarà nelle migliori condizioni della sua carriera, non è al top, non è nel suo prime come si dice oggi, ma ha dato una palla a Rrahmani nel primo tempo… prima ancora di capire che l’avrebbe ricevuta, l’aveva già data. Cioè, aveva fatto un movimento e si era messo con il corpo in maniera tale da dare questa palla che solo uno che fa veramente un altro sport può dare.
Non so se a fine campionato avrà fatto 10 gol e 10 assist. Ma so che in una squadra che era abbastanza piatta nel modo di giocare – per quanto forte difensivamente, aggressiva e capace di vincere un campionato – quella ciliegina che è Kevin De Bruyne può portare veramente il Napoli ad un livello diverso. Chi ce li ha a centrocampo De Bruyne e McTominay? Non ce li ha nessuno. Né come pesantezza di nome, né come abitudine a stare dentro un campo di calcio e fare quello che gli pare. McTominay ha fatto mezz’ora del primo tempo che sembrava Gulliver con i lillipuziani, e adesso ha un aiuto di uno che viene da quel campionato lì e fa completamente un altro mestiere. Credo che De Bruyne possa essere per il Napoli una sorta di boost di energia, di qualità, di bellezza, per migliorare anche quella parte estetica che il Napoli l’anno scorso non ha avuto. In una giornata noiosissima, di pochissime giocate, pochissimi rischi, tanti errori, tante cose negative e poca spettacolarità… secondo me la palla di De Bruyne a Rrahmani merita il premio come giocata del weekend. E immaginati che in una condizione non ideale ha fatto gol e un assist strabiliante, che poi non è stato trasformato in gol”.
Trevisani non si limita ai complimenti formali: sottolinea come, anche se De Bruyne non sembra nella sua condizione ideale, la qualità di una singola giocata sia sufficiente a cambiare la percezione complessiva di una squadra che sul piano estetico nella scorsa stagione aveva mostrato limiti.
L’analisi prosegue mettendo in evidenza il confronto a centrocampo: la coppia De Bruyne–McTominay viene descritta come un lusso che pochi possiedono, capace di infondere peso e abitudine a dominare il campo. In una serata in cui la partita è filata via tra errori e poche emozioni, quella giocata resta la fotografia di quanto un talento possa alzare il livello collettivo.
Se poi il gesto non si traduce in una cascata di numeri a fine stagione, resta comunque l’impressione — netta e poco diplomaticamente espressa — che certe magie valgano più di tante parole sui tabellini.