Guido Trombetti fa scintille: precampionato bollente e consigli da duro per i calciatori #Napoli #CalcioSerieA #Trombetti
Il professore Guido Trombetti, in una chiacchierata senza fronzoli ai microfoni di Radio Napoli Centrale, ha dato sfogo alle sue idee sul precampionato, sparando a zero su equilibri e panchine senza troppi giri di parole. Con un tono diretto e un po’ spigoloso, tipico di chi non le manda a dire, ha messo in fila i suoi sospetti su formazioni e giocatori, senza peli sulla lingua.
“Precampionato molto interessante. Il mio sospetto è che, se Anguissa dovesse restare, Lobotka potrebbe terminare in panchina. Conte gioca con quindici giocatori. Se fosse così, di fatto, Milinkovic-Savic sarebbe davvero fondamentale, visto che con i suoi lanci scavalcherà il centrocampo. Nessuno è più sicuro di avere il posto da titolare fisso.” Queste parole di Trombetti fanno capire che nel calcio di oggi, nessuno è intoccabile, e se un giocatore resta in ombra, be’, è solo colpa sua per non aver sgobbato abbastanza.
Passando ai rinforzi e alle necessità della squadra, Trombetti non si è risparmiato critiche taglienti sui ruoli chiave. Ha espresso un desiderio quasi irritato per l’arrivo di nuovi elementi, sottolineando senza mezzi termini le debolezze di chi è già in rosa. “Speriamo che arrivi Juanlu Sanchez, come sembra, perchè Di Lorenzo ha bisogno di un giocatore che gli garantisca di tirare il fiato.” È un modo brutale di dire che alcuni stanno arrancando e che, senza aiuti, potrebbero affondare.
Infine, Trombetti ha toccato corde più personali e schiette, con un misto di simpatia e realismo cinico nei confronti di certi talenti. Non ha esitato a consigliare a un giocatore di fare le valigie se non vuole sprecarsi. “Raspadori? Mi piange il cuore quando gioca poco. Nel suo interesse, visto che rischia di giocare poco, gli consiglio di andare via. Ho una grande stima in lui”. In fondo, è un avvertimento duro ma onesto: nel mondo del calcio, se non giochi, sparisci, senza sentimentalismi. Le parole di Trombetti lasciano il segno, ricordandoci che il gioco è spietato e che solo i furbi sopravvivono.