Igor Tudor spara a zero sulla Lega per i riposi sbilanciati: “Voglio uguaglianza per tutti” #Juventus #SerieA #CalcioIngiusto
Il giornalista Diego De Luca ha espresso un’opinione tagliente su Facebook, notando che se Igor Tudor ce l’avesse con il Napoli per motivi personali, non stupirebbe nessuno. “Se avesse il dente avvelenato col Napoli, lo capirei: gli fu preferito Mazzarri. Vediamo se continuerà”, ha scritto, riferendosi al fatto che Tudor era stato vicino alla panchina azzurra a gennaio 2024, dopo l’esonero di Rudi Garcia, ma alla fine il presidente Aurelio De Laurentiis optò per Walter Mazzarri con un contratto fino a fine stagione.
Dopo la partita Verona-Juventus, il tecnico bianconero Igor Tudor non ha risparmiato critiche alla Lega Serie A, lamentando una disparità nei giorni di riposo. Ha contestato la scelta di anticipare il match al sabato, sottolineando come ciò penalizzi le sue squadre rispetto ad altre, come il Napoli. Lazio, i tifosi: “Napoli, che colpo con Spalletti: sarebbe il top, ma noi laziali non ci facciamo intimidire!”
Koopmeiners, l’ex mister conferma: Spalletti ci provava già per il Napoli, ma che peccato non essersi mossi!
Il Napoli spinge sul ringiovanimento: un tentativo ardito per cambiare rotta a gennaio!
Fiorentina, Pioli fuori: duello per la panchina viola, un altro caos in arrivo?
Tudor si è sfogato con parole decise: “Magari potevamo giocare domani sera, ma è la Lega che decide. Noi abbiamo fatto 3 partite in 7 giorni e questi sono punti che perdi alla fine, mentre il Napoli ne farà 3 in 9 giorni. Voglio che la gente che decide dia qualità a tutti quanti. Io sono nel calcio da una vita e so che giocare al quarto o quinto giorno ti cambia la vita. Poi quelli che decidono hanno sempre le scuse giuste, ma bisogna stare molto attenti a queste cose perché alla fine cambiano la classifica. Se si sta zitti e buoni si subisce solamente: voglio uguaglianza per tutti”.
Queste rimostranze di Tudor mettono in luce un problema ricorrente nel calcio italiano, dove le decisioni sulla programmazione sembrano favorire alcuni club, lasciando gli altri a combattere con svantaggi che potrebbero alterare gli esiti del campionato. La richiesta di parità da parte dell’allenatore serbo solleva interrogativi su come la Lega gestisca davvero l’equità nel gioco.

