La Situazione delle Strutture in Italia: Il Parere di Michele Uva, Dirigente UEFA
Michele Uva, dirigente UEFA con delega alla Sostenibilità, ha determinato in una recente intervista a TuttoSport la situazione delle strutture sportive in Italia, sottolineando la necessità di aggiornamenti significativi per EURO 2032. Secondo Uva, servono almeno cinque stadi a norma, ma attualmente solo lo Stadium di Torino è pronto. L’Olimpico di Roma richiede pochi interventi, mentre la situazione di San Siro si presenta più complessa.
La Necessità di Investimenti nelle Strutture
"È già passato un anno dall’assegnazione e non sono stati fatti grandi passi avanti," ha spiegato Uva. Non è sufficiente concentrarsi solo su cinque stadi, perché il divario strutturale rischia di allargarsi ulteriormente. Bisognerebbe investire anche nelle realtà medio-piccole, promuovendo una politica più lungimirante per gli impianti. Uva ha evidenziato l’esempio della Turchia, che negli ultimi anni ha costruito 13 nuovi stadi, non solo per ospitare l’Europeo.
L’Efficienza delle Seconde Squadre
Uva ha inoltre approfondito il tema delle seconde squadre, spiegando che in Italia ci sono state molte proteste iniziali per la paura della scomparsa di realtà locali. Tuttavia, si è dimostrato quanto queste squadre siano funzionali, come già accade da anni in Germania, Spagna, Francia, e in modo diverso anche in Inghilterra. La UEFA può fare poco su queste decisioni poiché la FIFA detiene l’ultima parola.
"Negli ultimi otto anni, abbiamo reso i calendari più razionali e la UEFA sta sensibilizzando su questo tema," ha concluso Uva, sebbene la decisione finale spetti sempre alla FIFA.
Il dirigente UEFA ha offerto una visione chiara delle sfide e delle opportunità che attendono l’Italia in ambito sportivo, sottolineando l’importanza di una strategia lungimirante per colmare il divario strutturale.
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