“Oltre Politano mancherà anche Kvaratskhelia.” Così Antonio Conte apre la conferenza stampa alla vigilia della sfida tra Napoli e Fiorentina, incontro che inaugura il 2025 per i partenopei. La sfida non si preannuncia facile, soprattutto alla luce delle assenze pesanti come quelle di Politano e Kvaratskhelia, unite a quella di Buongiorno. L’assenza di questi tre titolari rappresenta una sfida non indifferente, ma anche un’opportunità per il collettivo guidato da Conte, il quale sottolinea: “Dovremo sopperire col lavoro di squadra, come fatto finora… Le assenze non devono abbatterci, ma dare più forza.”
Chi gioca in attacco?
La composizione del tridente offensivo è oggetto di discussione alla vigilia del match. Oltre a Neres e Lukaku, il dubbio riguarda il terzo attaccante. Ngonge pare il candidato naturale, ma potrebbe non essere lui a sopperire alle mancanze in avanti. Spinazzola potrebbe essere schierato a sinistra, facendo di necessità virtù sulla fascia opposta a Neres: “Spinazzola? Lui nasce ala, già ai tempi della Juventus e poi diventa quinto offensivo, è molto bravo nella fase offensiva e sicuramente è un’opzione,” afferma Conte. Un’alternativa meno probabile è rappresentata da Raspadori, il quale potrebbe giocare più accentrato alle spalle di Lukaku.
L’orgoglio (e l’irritazione) di Conte
Antonio Conte si mostra sereno e fiducioso nonostante le assenze e le recenti dichiarazioni in conferenza stampa che hanno sollevato qualche polemica. A chi provava a sminuire il cammino del suo Napoli, Conte risponde con orgoglio sui 41 punti conquistati fino ad ora: “Fare di più significa essere da soli in testa, abbiamo fatto 41 punti, cosa vi aspettavate?” Tuttavia, l’allenatore non nasconde una certa irritazione quando si affrontano temi come la crescita del Napoli e le aspettative: “Serve tempo, ma qui non c’è né tempo né pazienza, si parla solo di Scudetto.”