La Supercoppa Europea ha regalato ieri a Udine un thriller puro, con il Paris Saint-Germain che ha ribaltato il Tottenham all’ultimo respiro e poi dominato ai rigilli. Ma mentre i parigini festeggiavano, l’UEFA già guarda avanti, pronta a rivoluzionare il trofeo per renderlo più “spettacolare”. E qui, cari tifosi del Napoli, ci viene da ridere amaramente: un’altra mossa per gonfiare i portafogli, travestita da innovazione?
Al centro del piano c’è l’idea di una “Final Four”, proprio come la Supercoppa italiana o quella spagnola, che porterebbe in campo quattro squadre invece di due. Magari le finaliste perdenti di Champions e Europa League, o perfino quella di Conference: un allargamento che suona bene sulla carta, ma vi fa riflettere? Per noi napoletani, è un’opportunità persa per dare più spazio a club come il nostro, che in passato hanno lottato per trofei europei senza finire sempre ai margini.
E le sedi? Addio stadi europei: l’UEFA pensa a trasferire tutto in posti esotici come Stati Uniti o Medio Oriente, un’idea già sfiorata per i diritti TV 2024-2027. Che ironia, eh? Immaginatevi la “Supercoppa Europea” giocata a Las Vegas, con i nostri eroi a combattere il jet lag mentre i magnati americani ridono in tribuna. È calcio o un reality show?
Paragonatelo alla vecchia Supercoppa italiana, che almeno tiene le cose in casa: lì, il Napoli ha avuto le sue chance di brillare senza viaggi intercontinentali. Questa riforma rischia di snaturare l’essenza del gioco, favorendo i soliti club ricchi e lasciando noi tifosi a guardare da lontano. Discutiamone, azzurri: è progresso o un’altra buffonata UEFA?
Insomma, se quest’anno l’Inter o il Manchester United fossero entrati in scena, magari avremmo visto più dramma, ma a che prezzo? Voi che ne pensate, appassionati: meglio un trofeo vero o uno spettacolo per turisti?