L’addio di Cholito: un saluto azzurro che sa di rimpianti e opportunità
Il campo di Castel di Sangro ha vibrato stamattina per quello che sembra l’ultimo allenamento di Giovanni Simeone con il Napoli, un momento carico di emozioni per i tifosi accorsi in massa. L’argentino ha sudato in gruppo fino all’ultimo, dimostrando impegno, ma il saluto finale con un giro di campo ha lasciato un misto di applausi e malinconia.
“Cholito uno di noi”, il coro intonato dai supporters azzurri, risuona come un tributo sincero al guerriero che si è conquistato il cuore del San Paolo con la sua grinta da bulldog. Eppure, questo affetto non basta: Simeone rischia di essere solo un altro nome venduto per necessità, un po’ come quei trasferimenti frettolosi che il Napoli ha fatto negli anni, tipo Higuain al juventino.
Nelle prossime ore, il passaggio al Torino potrebbe essere ufficiale, con l’accordo già siglato: una mossa che fa storcere il naso, visto che mandiamo un nostro beniamino a rinforzare una rivale della Serie A. I granata, sempre lì a pescare tra le nostre fila, ci lasciano con il dubbio: è una svendita o un passo avanti per sfoltire la rosa?
Per i veri tifosi del Napoli, questa è l’occasione per riflettere: Simeone ha dato poco in campo, ma il suo spirito era puro napoletano – un contrasto con fenomeni come Osimhen che ci fanno sognare. Ironico, no? Passiamo da un Cholito che ci gasava con la sua fame a un Torino che ora lo userà contro di noi.
Insomma, alziamo la testa: questo addio potrebbe liberare spazio per veri fuoriclasse, ma non dimentichiamo di cantare “Cholito uno di noi” come un monito per il futuro. Forza Napoli, sempre!