Il mondo del giornalismo e del calcio napoletano è in lutto per Antonio Corbo, una delle penne più autorevoli e passionali della nostra città. La SSC Napoli ha espresso il proprio dolore attraverso un messaggio ufficiale, confermando la vicinanza alla sua famiglia.
“Il presidente Aurelio De Laurentiis e tutta la SSC Napoli sono vicini ad Antonio Corbo in questo momento di dolore per la scomparsa della cara moglie”, come si legge sul profilo X del club. Questa frase non è solo un gesto formale, ma un segnale di quanto Corbo sia stato intrecciato alla storia del Napoli, un simbolo di quella napoletanità schietta che ci fa sentire parte di qualcosa di più grande.
Corbo non era solo un giornalista: era un tifoso vero, come noi, che ha raccontato le gioie e le amarezze del calcio partenopeo con un’irriverenza che manca oggi. Pensate ai tempi di Maradona, quando le sue cronache mescolavano passione e critica, ricordandoci che il Napoli non è solo vittorie, ma un’anima viva.
E come non citare il tweet di Maurizio Giordano, che aggiunge un tocco umano: “Mi dispiace molto. Conosco Corbo, spesso ci siamo ritrovati nello stesso bar a discutere di calcio”? È un promemoria che dietro le firme ci sono persone, e la perdita di una moglie è un colpo che risuona tra noi tifosi, più di un rigore sbagliato.
In un’era di giornalisti plastificati, Corbo ci lascia un’eredità: essere critici, appassionati, e magari un po’ politicamente scorretti, come quando fustigava i errori della società. Forza Napoli, e forza alla famiglia di Corbo.