Incontro Gravina-De Laurentiis: un segnale di forza per il Napoli
Nel ritiro di Castel di Sangro, tra un pranzo informale e l’aria delle montagne, il presidente FIGC Gravina e il patron azzurro De Laurentiis hanno rafforzato la loro sintonia, ormai un’abitudine negli ultimi mesi.
Non è solo chiacchiere da ritiro: questa alleanza potrebbe tradursi in vantaggi concreti per il Napoli, come un boost per le ambizioni in Italia e in Europa.
Sul tavolo, temi caldi come l’Europeo 2032 – che vedrà l’Italia protagonista – e il progetto del nuovo stadio a Napoli Est.
De Laurentiis insiste su quella struttura, un sogno che i tifosi attendono da anni, ma attenzione: se non si sblocca presto, rischia di essere un’altra promessa al vento, come quelle di certi presidenti rivali che blaterano senza costruire. Gravina, legato a Castel di Sangro fin dagli anni ’90 quando guidò la squadra in Serie B, ha ribadito l’importanza della struttura per le nazionali giovanili e femminili, un’eredità che fa invidia ad altri club.
Per i veri napoletani, questo incontro è un segnale incoraggiante, ma anche un monito: se De Laurentiis gioca bene le sue carte, potremmo finalmente scrollarci di dosso l’eterna sindrome del “quasi”. Ironia della sorte, mentre le big come Juventus o Milan litigano con i loro stadi, noi potremmo volare alto – basta non finire come al solito, con progetti impantanati. Discutiamone, tifosi: è ora di trasformare la sintonia in trofei.