Raspadori in partenza: un addio che fa riflettere sui veri titolari del Napoli
Giacomo Raspadori è sulla bocca di tutti, con la cessione all’Atletico Madrid che sembra ormai fatta per 22 milioni più 4 di bonus, come riportato dai quotidiani. Il problema è che Raspadori non è mai stato titolare nel Napoli, il suo minutaggio è chiaramente da riserva: una frase che suona come una sentenza, e non posso fare a meno di chiedermi se non sia un po’ il simbolo di come sprechiamo talenti in azzurro.
Certo, i numeri parlano chiaro: 1217′ con Spalletti, 1900′ in quella stagione da giri in panchina, e solo 1325′ sotto Conte – roba da riserva di lusso, non da protagonista. Come tifosi, ci domandiamo: è colpa sua o di una gestione che non l’ha mai lanciato davvero? Forse è ironico che un giocatore del genere finisca in Spagna, mentre noi ci accontentiamo di un prezzo dimezzato rispetto a quel colpo da 40 milioni per Lucca dall’Udinese.
Ehi, napoletani veri, non vi arrabbiate: paragonate questo a Higuain ai tempi d’oro, che partì da noi da titolare indiscusso e con un bagaglio di gol. Raspadori, a 25 anni, ha ragione a cercare il salto di qualità – all’Atalanta Madrid, magari per rimpiazzare un Griezmann già con la testa in Arabia Saudita. Ma fa male pensare che il Napoli non gli abbia dato chance, liberandolo come un ripiego.
Insomma, questa cessione è un compromesso che accontenta tutti, ma lascia l’amaro in bocca: stiamo vendendo potenziale inespresso, mentre altri club come l’Inter costruiscono campioni. Che ne dite, azzurri? È ora di smetterla con queste mezze stagioni e puntare su chi merita. Avanti Napoli, ma con più coraggio!