sabato, Novembre 8, 2025

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Una decisione discutibile: L’esclusione di Donnarumma dal PSG rivela limiti nel progetto della squadra

Il dramma di Donnarumma: dal PSG al limbo, e i tifosi partenopei gongolano

Il portiere di 26 anni, ex Milan, si è ritrovato improvvisamente tagliato fuori dal club transalpino e dalla rosa, come ammesso da Luis Enrique alla vigilia della Supercoppa Europea contro il Tottenham. “Mi hanno fatto fuori”, l’amaro sfogo di Gigio, che fa capolino in prima pagina sul Corriere della Sera – e se siete tifosi del Napoli, ammettiamolo, non potete non sorridere di fronte alla caduta di un rossonero doc.

Ma cosa c’è dietro questa esclusione lampo? Luis Enrique, con la sua spietata logica da vincente, ha preferito un profilo più adatto: un portiere che calzi alla perfezione il suo PSG da sogno. Pensateci, noi napoletani lo sappiamo bene: quante volte abbiamo visto portieri strapagati finire ai margini, proprio come è capitato a Reina o Ospina ai loro tempi? Donnarumma, da eroe del Milan, ora naviga in acque torbide, e non è ironia se dico che forse meritava destino peggiore.

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Le parole dello spagnolo non lasciano dubbi: “Donnarumma è uno dei migliori portieri al mondo, nessun dubbio, e ancora migliore come persona. Se è fuori dalla squadra? Questa però è la vita dei calciatori di alto livello, io sono responsabile al 100% di questa decisione difficile. Se fosse facile lo farebbe chiunque, queste decisioni hanno a che vedere il profilo del portiere che la mia squadra necessita.” Peccato che sembri solo una pacca sulla spalla: Enrique sta dicendo chiaro e tondo che Gigio non entra più nei piani, e se per il PSG è una mossa astuta, per noi è un monito – meglio un Meret solido che un fenomeno in bilico.

Ora, con la stagione che galoppa verso il Mondiale 2026, Donnarumma è un’anima persa senza squadra: un parallelo spietato con il nostro passato, quando il Napoli ha perso pezzi per scelte sbagliate. Voi veri tifosi sapete che non c’è spazio per la pietà – se l’ex Milan piange, forse è karma per tutte quelle volte che ha festeggiato contro di noi. Chiediamoci: è l’inizio della fine per lui, o solo un pit stop? Il calcio è così, spietato e divertente.