Claudio Anellucci ha discusso della situazione attuale del calcio italiano, soffermandosi su un dietro le quinte riguardante l’ex campione brasiliano Ronaldinho.
Claudio Anellucci, uno degli ex rappresentanti di Edinson Cavani, in un’intervista con la stazione radiofonica 1 Station Radio, ha parlato dell’attualità del calcio italiano, affrontando anche il ruolo dei direttori sportivi: “Credo che i direttori sportivi abbiano subito un impoverimento drastico, ho avuto modo di conoscere veri direttori che conoscevano davvero i giocatori e li andavano a visionare personalmente. Oggi ci sono delle piattaforme che sono state create per semplificare questo lavoro, ma in realtà lo impoveriscono perché si perde il contatto diretto col campo. In generale, si può dire che la gioia infantile di giocare si sta trasformando completamente, a partire dai bambini e dalla loro leggerezza. Un esempio è Ronaldinho, che giocava sempre con un sorriso: una sera mi ha confessato, dicendo letteralmente: “Quando perderò questo sorriso, smetterò di giocare”.
Inoltre, Anellucci ha aggiunto: “Questo è un simbolo di ciò che succede oggi: vediamo tanti filosofi delle strategie e così via, tutti robotizzati ma con pochi veri valori che il calcio ha trasmesso alle generazioni. Continuiamo a perdere continuamente ragazzi e appassionati, mentre una volta si giocava in ogni angolo della strada. Ad oggi, questa realtà esiste solo in Sudamerica. Meluso? Fa parte di questa discussione: è una scelta intelligente. È una persona di valore e fa parte di quel calcio antico, questo mondo ha bisogno di essere ripopolato di dignità e brave persone. Abbiamo perso anche il piacere di conversare su un calciatore, di conoscere l’uomo prima del calciatore quando ne osserviamo uno. È diventato un lavoro più distante”.
