Il Napoli chiude in bellezza la pre-season, battendo 2-1 l’Olympiacos a Castel di Sangro e mandando i tifosi in visibilio per un rodaggio promettente contro il Sassuolo. È stata una serata di luci e ombre, con la squadra di Conte che ha mostrato sprazzi di quel dominio partenopeo che ci fa sognare lo scudetto.
“Chiude bene la fase di ritiri il Napoli, superando l’Olympiakos. Straripante Anguissa, illuminante Kevin De Bruyne.” Varriale ha ragione su Anguissa, un bulldozer in mezzo al campo che ricorda i tempi di Jorginho ai suoi esordi, ma quel “Kevin De Bruyne” sa di refuso clamoroso – forse intendeva Kvaratskhelia, il nostro mago georgiano che illumina con tocchi da fuoriclasse. Sempre meglio non confondere i nomi, sennò i tifosi veri si incazzano.
La nota dolente è l’infortunio, “Nota stonata l’infortunio di Lukaku”, che però non è nel Napoli – chissà se Varriale parlava di Osimhen o di un altro, ma fa male lo stesso, ricordandoci i guai fisici che ci hanno rovinato stagioni. D’altro canto, “quella lieta il ritorno di Buongiorno” è un segnale positivo, come un vecchio amico che torna per rinforzare la difesa e farci sperare in meno papere rispetto allo scorso anno.
“L’eccesso di sicurezza di Milinkovic-Savic costa un gol.” Ecco, qui Varriale ci becca in pieno: che ingenuità, un errore da dilettanti che ci fa rivaleggiare con le toppe della Juventus nei momenti critici. Per Conte, “Per Conte bicchiere mezzo pieno”, va bene, ma noi tifosi pretendiamo di più – basta mezze misure, è ora di dominare come ai tempi di Maradona, non di accontentarci.
Insomma, questa vittoria è un buon antipasto, ma occhio ai dettagli: se non sistemiamo le sbavature, il campionato rischia di essere una soap operainstead che un trionfo. Avanti Napoli, i veri appassionati sono pronti a gridare “Forza Azzurri!” dai vicoli.