lunedì, Dicembre 1, 2025

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Vergara: Mentalmente già 30 anni, il suo tacco alla Cassano tradisce un veterano

Antonio Vergara, dal vivaio alla Serie A: la storia di un ragazzo che ce l’ha fatta tra grinta e opportunità #Vergara #Napoli #Calcio #SerieA

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di ‘Punto Nuovo Sport’, è intervenuto Salvatore Lodi, presidente della scuola calcio Fratelli Lodi e scopritore tra gli altri di Antonio Vergara:

“La storia di Antonio emoziona. Si è fatto da solo con la sua tenacia e la sua forza. Tutta grinta e tutta nervi, è una storia che finalmente ha trovato la Serie A. Siamo felicissimi per lui. Ha fatto tutta la trafila nel Napoli e Conte lo ha confermato come rinforzo degli azzurri. Se Antonio rimane sono contento e in mezzo a tutti questi campioni può diventare un patrimonio del calcio Napoli e del calcio italiano. Vanno fatti gli elogi anche a Grava e a chi ha creduto in questo ragazzo. Napoli è un serbatoio di talenti, lasciamo lavorare i professioni e lasciamo i ragazzi liberi di esprimersi sul rettangolo di gioco.

Antonio ha mentalmente già 30 anni, è uno sveglio e già veterano. Lavorando con Conte e con i campioni del Napoli, può davvero completarsi e crescere in maniera esponenziale. Altrove andrebbe a giocare, ma non avrebbe la possibilità di migliorare come calciatore e come uomo. Il ruolo di Vergara? Lo vedo bene come mezzala di inserimento. Ha anche i piedi per farlo, oltre che i tempi. È uno veloce di pensiero, legge prima la giocata e spesso va anche a segno così. In amichevole a Castel di Sangro abbiamo visto un suo colpo di tacco, lo stesso che 20 anni fa fece Cassano col Bari. La personalità e la qualità di Vergara gli rendono possibile competere contro chiunque”

Le parole di Lodi tracciano il ritratto di un giocatore plasmato in casa: dalla trafila nel vivaio all’approdo in massima serie, con la benedizione di Conte. Il presidente della Fratelli Lodi sottolinea l’importanza del contesto napoletano come fucina di talenti e l’opportunità unica per Vergara di crescere «in mezzo a tutti questi campioni».

Lodi non risparmia elogi nemmeno ai referenti tecnici che hanno creduto nel ragazzo e mette in luce qualità concrete — temperamento, intelligenza di gioco e il fiuto del gol — che, a suo avviso, possono trasformare Vergara in una risorsa per il club e per il calcio italiano.

Resta il fatto che, al netto degli entusiasmi, la strada resta sul campo: sarà lì, con Conte e con i compagni, che il giovane dovrà confermare le attese e provare a trasformare le parole in prestazioni.