Analisi Finanziaria del Napoli: Le Parole di Fabrizio Vettosi su Radio Marte
Fabrizio Vettosi, esperto di finanza applicata al calcio, ha analizzato alcune tematiche economiche relative al Napoli durante un’intervista su Radio Marte, nel corso della trasmissione ‘Forza Napoli Sempre’. Tra i vari argomenti affrontati, Vettosi ha parlato della quasi cessione di Cajuste e delle implicazioni finanziarie di alcune decisioni strategiche del club.
Implicazioni della Cessione di Cajuste
Durante l’intervista, Vettosi ha commentato: "Manna candidato al Nobel per l’economia? Sarebbe sicuramente una buona operazione, perché secondo i miei calcoli, a bilancio Cajuste costa circa 7 milioni di euro. Realizzerebbe anche una plusvalenza, oltre a essere utile nel piano tecnico di Conte che non mi sembra lo consideri un’alternativa valida ad Anguissa."
Vettosi ha poi aggiunto ulteriori dettagli riguardo all’incidenza dei costi sul bilancio del club: "Quanto costa l’intero staff di Conte a lordo? Circa 16 milioni di euro, compreso ovviamente il mister. È una situazione complessa perché quasi 1/3 degli ingaggi sarebbe occupato solo da Conte e Osimhen".
Bilancio e Plusvalenze
L’analista ha poi esaminato lo scenario economico del club, sottolineando l’importanza delle plusvalenze per mantenere un bilancio sano. "Lo scenario, che si dovrebbe realizzare solo in caso di mancanza di plusvalenze, potrebbe portare a una perdita rilevante. Considerando che i costi operativi del Napoli sono intorno ai 40 milioni di euro, i ricavi meno i costi danno un -20/-30 milioni, a cui si aggiungono gli ammortamenti per circa 90 milioni di euro. Nel 2025, si potrebbe chiudere con una perdita intorno ai -120/-130 milioni di euro, tranquillamente assorbibile dal patrimonio del Napoli che supera i 200 milioni di euro. Tuttavia, finanziariamente comincia a essere rilevante, soprattutto in virtù della strategia di Conte: vendere Osimhen che ha 25 anni e prendere Lukaku che ne ha 30 rappresenta uno stravolgimento della strategia societaria".
Infine, Vettosi ha commentato il ruolo di Conte: "Conte si è autodefinito un manager, ma un vero manager quando entra in un’azienda conosce già lo stabilimento e si mette sulla catena di montaggio. Invece, è andato via da diversi club a metà dell’opera sostenendo che i profili dei giocatori non rispecchiavano la sua filosofia. Secondo me, un manager si basa su altri principi".
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