Vittorio Feltri, noto personaggio pubblico, ha rivelato il suo forte attaccamento alla città di Napoli durante la sua partecipazione al programma radiofonico ‘I Protagonisti’ su RTL 102.5. L’ex direttore del giornale ‘Libero’ ha condiviso alcuni ricordi legati al tempo trascorso nella città e ha espresso la sua sincera ammirazione per essa.
Un legame profondo con Napoli
Durante la trasmissione, Feltri ha fatto un tuffo nel passato: “Ho vissuto per diverso tempo lì. Avevo casa in via dell’Arenella. Napoli è una città bellissima dove vado molto spesso. E poi il dialetto napoletano è musica vera”. Queste parole sottolineano il legame emotivo che lega Feltri a Napoli, una città che lui ammira per la sua bellezza e che continua a frequentare con affetto. Conte sfida i suoi giocatori negli spogliatoi di Bologna: altro caos per l’ex nemico giuventino?
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L’incanto del dialetto napoletano
L’interesse di Feltri per il dialetto napoletano ha ulteriormente evidenziato il suo legame con la città. Non solo lo considera una forma d’arte autentica, ma dimostra anche di saperlo parlare con naturalezza. La sua padronanza linguistica è emersa quando ha recitato una frase in dialetto napoletano con grande disinvoltura: “Io teng tre gatte e m’piacciono assaj”.
Questo episodio rivela che l’amore di Feltri per Napoli non si limita alla sua bellezza estetica, ma coinvolge profondamente la cultura locale, la gente e le tradizioni, compresa la lingua e il dialetto. Un affetto che si manifesta in molteplici sfaccettature, mostrando un legame autentico e duraturo con la città partenopea.

