Durante un evento de Il Giornale a Torino, Vittorio Feltri ha fatto una prova interessante: ha utilizzato per la prima volta Chat GPT. Durante la sua esperienza, ha espresso il suo scetticismo nei confronti dell’intelligenza artificiale, sottolineando l’importanza dell’anima umana rispetto alle capacità dei computer. Inoltre, ha ammesso di preferire l’ignoranza naturale e di non utilizzare nemmeno il computer, definendo Google come il nome di un gatto. Ha anche rivelato di scrivere solo ciò che ricorda, lasciando da parte il resto e constatando che questo metodo funziona comunque.
Il punto di vista di Vittorio Feltri
Durante l’evento de Il Giornale a Torino, Vittorio Feltri ha condiviso la sua opinione sull’intelligenza artificiale e sull’uso della tecnologia. Il giornalista ha espresso il suo scetticismo riguardo alle capacità dei computer rispetto all’anima umana, sottolineando la sua preferenza per l’ignoranza naturale.
La sua esperienza con Chat GPT
Nonostante il suo scetticismo verso l’intelligenza artificiale, Vittorio Feltri ha accettato di provare Chat GPT durante l’evento. Durante questa esperienza, il giornalista ha rivelato di non utilizzare il computer, preferendo scrivere solo ciò che ricorda e lasciando da parte il resto.
La visione tradizionale di Vittorio Feltri
Vittorio Feltri ha anche sottolineato il suo approccio tradizionale all’informazione, utilizzando ancora la macchina da scrivere e la Treccani per scrivere i suoi articoli. Nonostante la diffusione della tecnologia, il giornalista ha dimostrato che il suo metodo funziona comunque, mostrando una certa reticenza nei confronti dell’innovazione tecnologica.