L’ex assistente di Reja al Napoli ha discusso dell’impressionante crescita del calcio arabo, focalizzandosi anche su un giocatore della squadra partenopea che conosce bene.
Fabio Viviani, ex assistente di Reja al Napoli, ha condiviso le sue opinioni sul notevole sviluppo del calcio arabo in un’intervista con 1 Station Radio: “Vi sono delle differenze significative rispetto alla Cina. Innanzitutto, il mondo arabo è molto più vicino all’Europa, rendendo così più facile promuovere il prodotto. Gli stadi, a differenza di quelli in Cina, sono sempre pieni. Questo è un aspetto cruciale per le decisioni dei calciatori. Nel mondo arabo, c’è una passione più accesa per il calcio. Infine, l’aspetto economico è il fattore più rilevante. Una nazione che ha abbracciato il calcio come strumento per favorire la crescita del Paese. Diventerà un partner globale con il quale tutti dovranno fare i conti. Non escluderei che possano sorgere problemi per il mercato europeo.”
Rifiuto di Zielinski all’Arabia? “Piotr non desidera e non desidererà mai attirare l’attenzione su di sé. Questo, a mio avviso, è un valore aggiunto. Nell’attuale società, in cui l’aspetto esteriore e l’apparenza sono molto importanti, questa è una caratteristica significativa. Il polacco ha dimostrato di essere dedicato e, nonostante le critiche ricevute nel corso degli anni, ha dimostrato sul campo di concentrarsi solo sul gioco.”
Zielinski potrebbe avere difficoltà a trovare spazio nel sistema di gioco, il 4-2-3-1, che Garcia potrebbe privilegiare in futuro?
“Non possiamo saperlo, ma anche nel 4-2-3-1 potrebbe trovare opportunità. La capacità di cambiare modulo, anche durante una partita, è una qualità che una squadra moderna deve avere. Naturalmente, in un cambiamento tattico, è importante bilanciare quali giocatori possono rendere al massimo e quali, invece, potrebbero perdere efficacia.”