mercoledì, Dicembre 3, 2025

Da non perdere

Lukaku è guarito, ma resta out: quale intoppo blocca il ritorno del belga?

#ForzaNapoli, Lukaku è guarito ma non è pronto! Aspettiamo...

Conte, scorda le dimissioni: la vera storia del tuo sfogo a Bologna è saltata fuori!

## Lo sfogo di Conte dopo Bologna-Napoli fa tremare...

Conte non molla: la vera storia del suo sfogo a Bologna è ormai chiara!

Lo sfogo di Conte fa tremare il Napoli? Che...

Anguissa ko, Conte furioso: la stizza di De Laurentiis al Napoli in crisi!

#NapoliSempre: L'assenza di Anguissa è una tegola pesante per...
PUBBLICITA

Zambrotta critica le big italiane: “Mancano difese toste come al mio tempo, solo l’Inter le ha”

Zambrotta attacca i top club italiani: “Dove sono finiti i titolari azzurri?” #NazionaleItaliana #Calcio #ProblemiAzzurri

Gianluca Zambrotta, ex terzino di Juventus e Milan e attuale collaboratore del settore giovanile della Nazionale italiana, ha espresso le sue riflessioni sui problemi degli azzurri durante un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Con un tocco di franchezza tagliente, punta il dito contro i grandi club italiani, accusandoli di trascurare i talenti nazionali in favore di stranieri o seconde linee.

Zambrotta, senza peli sulla lingua, sottolinea come i top team non forniscano più un “blocco” di giocatori italiani pronti per la selezione. Questa carenza complica la vita al CT e rischia di appiattire le prestazioni della squadra, come era evidente nei trionfi del passato.

Riguardo ai club specifici, è spietato: “Fino a quando c’ero io, i top club avevano dei blocchi di titolari italiani che si ritrovavano in Nazionale. Oggi forse l’unica è l’Inter: la Juventus ha tre titolari, il Milan nessuno. Questo si ripercuote sulla Nazionale, complica la vita al selezionatore. Anche io ho esordito a 21 anni e giocavo nel Bari, però c’erano Buffon, Cannavaro, Maldini, Nesta… Tutti giocavano partite internazionali per anni. Nel 1982 e nel 2006, gli anni dei Mondiali vinti, c’erano dei blocchi di calciatori di grandi squadre e per l’allenatore era molto più facile. Da questo non si può scappare”.

In sintesi, le parole di Zambrotta evidenziano un declino che non può essere ignorato: senza una solida base di italiani nei club di vertice, la Nazionale continua a arrancare, rendendo il lavoro del CT una vera impresa in un calcio sempre più globalizzato e spietato.