Zambrotta attacca i top club italiani: “Dove sono finiti i titolari azzurri?” #NazionaleItaliana #Calcio #ProblemiAzzurri
Gianluca Zambrotta, ex terzino di Juventus e Milan e attuale collaboratore del settore giovanile della Nazionale italiana, ha espresso le sue riflessioni sui problemi degli azzurri durante un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Con un tocco di franchezza tagliente, punta il dito contro i grandi club italiani, accusandoli di trascurare i talenti nazionali in favore di stranieri o seconde linee.
Zambrotta, senza peli sulla lingua, sottolinea come i top team non forniscano più un “blocco” di giocatori italiani pronti per la selezione. Questa carenza complica la vita al CT e rischia di appiattire le prestazioni della squadra, come era evidente nei trionfi del passato.
Riguardo ai club specifici, è spietato: “Fino a quando c’ero io, i top club avevano dei blocchi di titolari italiani che si ritrovavano in Nazionale. Oggi forse l’unica è l’Inter: la Juventus ha tre titolari, il Milan nessuno. Questo si ripercuote sulla Nazionale, complica la vita al selezionatore. Anche io ho esordito a 21 anni e giocavo nel Bari, però c’erano Buffon, Cannavaro, Maldini, Nesta… Tutti giocavano partite internazionali per anni. Nel 1982 e nel 2006, gli anni dei Mondiali vinti, c’erano dei blocchi di calciatori di grandi squadre e per l’allenatore era molto più facile. Da questo non si può scappare”.
In sintesi, le parole di Zambrotta evidenziano un declino che non può essere ignorato: senza una solida base di italiani nei club di vertice, la Nazionale continua a arrancare, rendendo il lavoro del CT una vera impresa in un calcio sempre più globalizzato e spietato.