Il valzer delle fasce: Zanoli saluta, Juanlu arriva?
Il giovane Alessandro Zanoli, 24 anni e un futuro che sembra sempre un passo indietro al grande calcio, sta spingendo forte per trasferirsi al Bologna: una mossa che, diciamolo, non stupisce i tifosi del Napoli, visto che il ragazzo ha faticato a imporsi in azzurro. Con il Bologna che preme per portarlo al Dall’Ara, l’affare è quasi cosa fatta, malgrado una distanza economica attorno ai 4,5 milioni di euro che sembra più un pretesto che un ostacolo reale.
Se il Napoli ritocca un po’ l’offerta verso l’alto, il lieto fine arriverà in fretta, ma qui c’è da chiedersi: ci perderemo davvero qualcuno di indispensabile? Zanoli è un prodotto del vivaio, ma tra infortuni e apparizioni sporadiche, ha lasciato più dubbi che certezze – un po’ come quei talenti promessi che finiscono a scaldare panchine altrove. Paragonandolo ai movimenti del passato, tipo quando cedemmo Hysaj al Lazio, qui rischiamo di replicare errori: liberarsi di un italiano per un po’ di cash, ma senza rinforzare davvero la rosa.
“Lo scrive il Corriere dello Sport oggi in edicola”, e hanno ragione: parallelamente, il Napoli ha riaperto i dialoghi con il Siviglia per Juanlu Sanchez, il terzino destro della Roja Under 21 che freme per vestire d’azzurro. È un segnale positivo, amici tifosi, perché Juanlu porta dinamismo e talento fresco, a differenza di Zanoli che sembra un capitolo chiuso. Ma attenzione, se De Laurentiis ci rifila un altro prospetto da plasmare, finirà come con tanti altri: hype iniziale e poi delusioni.
Insomma, questo scambio di corsie potrebbe essere l’ennesimo colpo di mercato furbo del Napoli, ma non illudiamoci: se non arriviamo a un esterno di livello per rinforzare la difesa, finiamo per ballare il solito valzer. Confrontandolo con club come la Juventus, che tengono stretti i loro giovani, noi sembriamo sempre un po’ troppo generosi con gli altri. Tifosi, che ne dite? Meglio un Zanoli in meno per far spazio a veri rinforzi o è un addio che brucia?
Alla fine, se Juanlu spacca davvero, potremmo riderne in autunno – ma se no, preparatevi a qualche critica feroce. Forza Napoli, ma con meno romanticherie e più concretezza, per l’amor del cielo!