Osimhen Vicino all’Al-Hilal: Offerta Irrinunciabile e Soldi da Capogiro! #Osimhen #AlHilal #CalcioMercato
Il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, non ha peli sulla lingua quando si tratta di Victor Osimhen e del suo possibile trasferimento. "Te lo do quasi per fatto, Victor Osimhen andrà all’Al-Hilal". Secondo lui, l’offerta è semplicemente fuori portata: "L’offerta non era riproponibile da parte di nessuno, neppure per la metà. 40 milioni all’anno sono impressionanti, fuori mercato. Lui non voleva andare al Mondiale per Club, ma c’è molto ottimismo per l’Al-Hilal. Secondo me finisce lì. Il Galatasaray non può permettersi di pagare neanche la metà di quella cifra. Dalla Premier League non sono pervenute offerte. Sarebbe una sorpresa se non andasse lì".
Intanto, il Corriere dello Sport fa eco a queste parole, sottolineando come il presidente Aurelio De Laurentiis stia aspettando con il fiato sospeso. La clausola di 75 milioni è sul tavolo, ma Osimhen non ha ancora deciso. "De Laurentiis aspetta. I 75 milioni della clausola Osimhen sono fondamentali. Il centravanti, però, non ha ancora sciolto le riserve. Poteva trasferirsi all’Al-Hilal già prima del Mondiale per Club. Aveva ricevuto un’offerta super, 40 milioni a stagione. La proposta è ancora valida. Per lui è pronto un triennale con opzione per un’altra stagione per un totale di 160 milioni di euro netti. Osi aveva declinato l’offerta per non partecipare al Mondiale per Club e godersi le vacanze. Cosa accadrà nei prossimi giorni? Un’occasione simile è irrinunciabile. Osi ci sta pensando. Dalla Saudi Pro League sono convinti che alla fine il sì arriverà".
Insomma, con cifre del genere che volano in faccia al buon senso, Osimhen rischia di diventare l’ennesimo giocatore che dice addio all’Europa per un sacco di quattrini dal Medio Oriente. Se è vero che nessuno sputa su un’offerta così, beh, forse dovremmo smetterla di fare i sentimentali e ammettere che al giorno d’oggi, nel calcio, i soldi parlano più forte di qualsiasi fedeltà. Che il ragazzo ci ripensi o no, questa storia è un bel ceffone alla lealtà sportiva di un tempo.