La Mano di Paulo Fonseca nel Milan: Un’Analisi
Il Milan non è andato oltre il 2-2 contro la Lazio. Ivan Zazzaroni, sul Corriere dello Sport, scrive: "Si è vista la mano di Fonseca, questo è fuor di dubbio: la rinuncia per una settantina di minuti a Leao e Theo in una partita nient’affatto scontata ha ridotto sensibilmente le distanze tecniche e fisiche tra le squadre, al punto che la Lazio ha giocato meglio, con più coraggio e lucidità, e avrebbe meritato di vincere. Il calcio sa essere bastardo, purtroppo, e il gol di Leao subito dopo l’ingresso in campo ha sublimato l’errore esiziale, se si considerano il momento e la classifica; errore condiviso – immagino – con la società".
Le Scelte di Fonseca e le loro Conseguenze
Le decisioni di Fonseca hanno sicuramente lasciato il loro segno nel match. Rinunciare per un lungo periodo a giocatori chiave come Leao e Theo ha portato a una riduzione delle distanze tecniche e fisiche tra le due squadre. La Lazio, approfittando di questo, ha giocato con più coraggio e lucidità e, secondo molti, avrebbe meritato una vittoria. Tuttavia, il gol di Leao subito dopo il suo ingresso è stato un espresso errore strategico, peggiorato dalle circostanze del momento e dalla situazione in classifica.
Azzeramento delle Gerarchie: Una Strategie Rischiosa
Le analogie con il passato sono evidenti. Si nota un tentativo di azzerare le gerarchie e di mandare segnali forti e chiari alle "prime firme" della squadra. In questo contesto, si possono fare paragoni con decisioni passate come quelle su Kvara e Osi, adesso applicate a Leao e Theo. Queste scelte hanno portato a un Milan che appare lontano dalle proprie aspirazioni, in particolare riguardo al bel gioco. Come Zazzaroni conclude, "le cose semplici sono le migliori, per le rivoluzioni c’è sempre tempo."
Con queste osservazioni, è evidente che Fonseca sta cercando di imprimere una sua impronta al Milan, ma i risultati, per ora, sono stati altalenanti.
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