Perché gli inglesi fanno sistema meglio degli italiani? Un’analisi spietata sul calcio
Gli inglesi la sanno lunga sul calcio, comprando e scambiando giocatori in modo che il denaro circoli dove serve davvero – e noi italiani? Beh, ci crediamo sempre i più furbi, ma finiamo per mandare i soldi all’estero. #Calcio #PremierLeague #SistemaInglese #CalcioItaliano
In un editoriale pungente, si evidenzia come il calcio inglese operi con una logica quasi machiavellica, assicurandosi che il mercato interno rimanga florido. “Gli inglesi sanno cosa vuol dire fare sistema, they do it better: comprano giocatori in prevalenza dai vari Brighton, Burnley, Sunderland, strapagandoli, oppure se li scambiano tra big. In questo modo l’ossigeno finisce nei polmoni giusti, foraggiando la Premier. Soltanto se l’esigenza tecnica non trova risposte in UK guardano all’estero, portando via i pezzi migliori e drogando il mercato con le loro notevoli disponibilità economiche”. Questa approccio, diciamocelo, è puro pragmatismo, mentre noi ci intestardiamo a pensare di essere superiori.
Il confronto con l’Italia è impietoso, con un tono che sfiora l’autocritica feroce. “Noi no, noi pensiamo di essere più furbi e col cavolo che diamo 10, 20, 30, 40 milioni, il nostro massimo ormai, a una concorrente interna. I soldi li mandiamo fuori, convinti di saper fare trading come nessuno al mondo”. Insomma, ci vantiamo di essere astuti, ma in realtà ci tagliamo le gambe da soli, preferendo arricchire club stranieri invece di rafforzare il nostro campionato.
Un caso esemplificativo, citato nell’editoriale, illustra questa miopia: “Un esempio recentissimo: il Milan, che seguiva Leoni ed è riuscito a vendere Thiaw, una riserva, per 40 milioni, non ha destinato la stessa cifra all’acquisto del talento 18enne consegnandolo così al Liverpool per la sua panchina”. Questo episodio riassume alla perfezione come il nostro “furberia” finisca per avvantaggiare gli altri, lasciando il nostro calcio a leccarsi le ferite. In fondo, se non cambiamo rotta, continueremo a guardare gli inglesi dal fondo della classifica globale.