Napoli, scudetto nel mirino: tifosi in fermento tra speranze e realtà #SerieA #NapoliCampione #CalcioShow
Nel cuore pulsante del Sud, la città di Napoli vortica in un turbine di emozioni mentre la squadra locale si avvicina a un traguardo che da anni fa sognare: lo scudetto. Nel suo editoriale sul Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni ha tracciato un quadro piuttosto interessante di questa attesa: "La città è una pentola a pressione, ogni partita è vissuta come una finale". Ma c’è chi suggerisce di scendere un po’ dal piedistallo dell’entusiasmo.
È vero, i tifosi napoletani si stanno godendo ogni singolo istante di questa corsa alla vetta, ma secondo Zazzaroni, i cittadini vivono un’ansia quasi facile da prevedere, considerando quanta pressione si è accumulata nel corso degli anni senza alcuna bandiera tricolore alzata sopra Castel dell’Ovo. Il giornalista non si nasconde dietro un dito e afferma chiaramente che "la speranza è convivere con la realtà: il sogno è bello, ma il calcio è uno sport crudele".
Non si tratta quindi di una previsione catastrofista, quanto piuttosto di un invito a tenere i piedi ben piantati per terra, anche se la fede calcistica ha poco a che fare con la razionalità. Come dice Zazzaroni, "Napoli non è nuova a speranze tradite, è il prezzo di una passione che a volte diventa un’ossessione". La città è infatti una delle poche in Italia dove il calcio si vive più come un culto religioso che come semplice divertimento.
Con la squadra che si sta imponendo come una delle antagoniste più concrete in campionato, il desiderio di gloria si fa tangibile e al tempo stesso esasperante, creando evidenti contraddizioni tra sogno e senso di realtà. È in questo contesto che il giornalista ricorda al pubblico partenopeo che "la gloria va conquistata sul campo, non solo nei cori da stadio".
L’estate sembra ormai destinata a essere vissuta sotto la scopa della passione calcistica e, benché il Napoli stia dimostrando di poter salire sul tetto d’Italia, la linea tra entusiasmo e frustrazione è sottilissima. La città, insomma, resta divisa tra chi già sogna il tricolore e chi invece invita a non fare i conti senza l’oste. In fondo, il calcio è uno sport che non perdona, e Napoli lo sa fin troppo bene.
I prossimi mesi saranno decisivi, e il popolo napoletano saprà senz’altro mostrare la propria tempra tra esultanze fragorose e delusioni cocenti, come sempre accade quando la posta in gioco si fa davvero alta.