Calcio italiano in crisi tra partite, sponsor e giornalisti: quando l’onestà è un optional #Calcio #SerieA #Trasparenza
Paolo Ziliani ha scoperchiato il vaso di Pandora del calcio italiano. Attraverso il suo profilo X ha messo in luce una situazione tutt’altro che limpida nel mondo del pallone, puntando il dito sui rapporti intricati e, forse, poco chiari tra club e giornali. Un gioco di influenze che mette in ginocchio la trasparenza nel nostro sport nazionale.
Il giornalista ha evidenziato come spesso i club di calcio "non perdono occasione per fare affari con i media, offrendo pacchetti sponsorizzazioni e pubblicità". Questa pratica, a detta di Ziliani, rischia di trasformare il giornalismo sportivo in un semplice megafono delle squadre, invece che un vero strumento critico. In altre parole, i contenuti giornalistici diventano spesso "una ripetizione di ciò che fa comodo ai poteri forti calcistici".
L’attacco principale riguarda soprattutto "la mancanza di indipendenza e la paura di alzare la voce contro chi detiene i soldi". Una situazione dove le redazioni si trovano a dover scegliere se mantenere la propria integrità o piegarsi al volere economico dei club. Un problema che, come sottolinea Ziliani, "minaccia la credibilità dell’intero sistema calcistico italiano".
In un calcio dove spesso contano più le poltrone quanto sulle panchine, questo intreccio tra business e informazione rischia di affossare non solo la qualità del racconto sportivo ma anche la fiducia dei tifosi. È tempo di chiedersi se il giornalismo sportivo italiano abbia ancora il coraggio di un racconto vero, o se preferirà continuare a fingersi quel megafono della bugia utile al potere.