Quando il "no" a guidare la Nazionale diventa uno schiaffo mediatico: Ranieri sotto la lente di critiche velenose #Calcio #Ranieri #Nazionale #CriticheSportive
Paolo Ziliani, sempre attento alle sfumature extra-calcistiche, ha acceso la miccia della polemica attraverso il suo profilo X. Il motivo? Il modo esemplare quanto discutibile con cui la Gazzetta dello Sport ha trattato Claudio Ranieri dopo il suo netto rifiuto di accettare la panchina della Nazionale italiana.
L’editoriale che ha fatto scalpore non ha usato mezzi termini, riportando in maniera piuttosto spietata quella che può essere definita una vera e propria battuta d’arresto per Ranieri. In un momento in cui la Nazionale avrebbe probabilmente preferito evitare drammi, l’ex tecnico è stato praticamente visto come il cattivo della situazione. Ziliani sottolinea come la stampa rosa non abbia lesinato critiche, trasformando un semplice “no” in un vero e proprio caso mediatico, e di certo non in positivo.
"Il trattamento riservato a Ranieri è emblematico di come si demonizza chi osa dire no," ha scritto Ziliani, sbattendo in faccia al pubblico la realtà di un mondo sportivo che si spalleggia poco quando si tratta di scelte personali e coraggiose.
I toni sono stati duri, quasi offensivi, e hanno fatto il giro delle chat e delle discussioni sportive, alimentando quel pregiudizio fai da te che trasforma un uomo di calcio con una carriera illustre in un personaggio da giudicare con sospetto e sarcasmo.
Un episodio che fa riflettere sul ruolo dei media sportivi: sono giornalisti o spettatori pronti a fare il tifo contro? La domanda resta aperta mentre Ranieri, lontano dal campo della Nazionale, continua a essere un filtro per le polemiche più impietose, riconfermando quanto sia sempre più complicato restare semplicemente fuori dal coro senza essere travolti.