Calcio #SerieA #FIGC La guerra interna in FIGC continua a far rumore: due presidenti di club di Serie A hanno deciso di fare muro contro la candidatura di Gravina, mandando un messaggio chiaro e duro. È solo l’inizio di un braccio di ferro destinato a infiammare il calcio italiano.
Nel corso della recente votazione per l’incarico di presidente della FIGC, qualcosa si è rotto tra i grandi nomi del calcio italiano. Paolo Ziliani ha rivelato che "il Napoli e un altro club di Serie A, attraverso i loro presidenti, non hanno votato Gravina presidente della FIGC." Una mossa che smaschera le fratture interne e alimenta le tensioni tra le società.
Non si tratta di una semplice scelta politica: è un vero e proprio segnale di sfida, di chi non si fida o non approva il progetto di Gravina per il futuro della Federazione. In un ambiente già saturo di malumori e rivalità, questa circostanza mostra come la lotta per il potere dentro il calcio nostrano sia tutt’altro che facile o unanime.
Adesso, da qui in avanti, sarà interessante vedere come si muoveranno i protagonisti e soprattutto come questa frattura influenzerà le decisioni e le strategie della FIGC. Il pallone rotola anche fuori dal campo, e le scaramucce politiche rischiano di fare più rumore dei gol.