La donna lo avrebbe minacciato, aggredito e costretto a versarle oltre 50mila euro Contestato anche l’uso di un coltello #processo #stalking
Castel Volturno – È accusata di stalking ed estorsione Caterina De Rosa, 62 anni, residente nella località Pinetamare. Nei suoi confronti è stato emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, firmato dalla sostituta procuratrice Carmen D’Onofrio.
Al centro dell’inchiesta, una lunga e tormentata relazione sentimentale con un noto imprenditore locale, A.L., che l’ha denunciata tramite i suoi legali, gli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la donna avrebbe messo in atto una serie di comportamenti persecutori nei confronti dell’ex compagno, sia durante la relazione che dopo la rottura, provocandogli un persistente stato d’ansia e timore per la propria incolumità e quella dei familiari.
L’uomo, riferiscono le fonti, sarebbe stato costretto a modificare radicalmente le proprie abitudini e a rivolgersi a uno psichiatra.
Imprenditore locale minacciato dalla ex compagna
Le condotte contestate includono minacce verbali e fisiche, spesso scatenate da gelosia. La donna avrebbe, tra l’altro, colpito l’uomo con schiaffi al volto e, in alcune occasioni, con un cellulare alla testa. Tra gli episodi più gravi, uno avvenuto a settembre 2024, quando De Rosa avrebbe puntato un coltello al collo e al petto dell’ex per costringerlo a consegnarle 4.000 euro.
La 62enne avrebbe inoltre preteso somme di denaro, fino a 50.000 euro complessivi, minacciando di rivolgersi a conoscenti dell’uomo per diffondere false notizie su presunte relazioni extraconiugali, oppure paventando l’intervento di “amici malavitosi” per fargli del male. In più occasioni si sarebbe recata sotto casa dell’ex compagno gridando e cercando un confronto.
L’impianto accusatorio comprende anche l’ipotesi di estorsione continuata: con cadenza settimanale, De Rosa avrebbe ottenuto denaro sotto minaccia, compreso l’utilizzo di armi bianche. I fatti contestati si sarebbero verificati tra luglio 2023 e ottobre 2024, tutti nel territorio di Castel Volturno.
L’inchiesta, ancora in fase preliminare, potrebbe ora sfociare in una richiesta di rinvio a giudizio.
Articolo pubblicato il giorno 17 Maggio 2025 – 12:30
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