venerdì, Maggio 16, 2025

Ercolano, ergastolo definitivo per il camionista che uccise due ragazzi scambiati per ladri

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Ercolano, uccisiperché scambiati per ladri: ergastolo confermato per Vincenzo PalumboLa Cassazione chiude il caso: confermato l’ergastolo per Vincenzo Palumbo, l’uomo che nel 2021 uccise Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella a Portici #Ercolano #Portici #GiustiziaPerTullioeGiuseppe #Cassazione

Roma– Niente più appelli, niente più ricorsi: per Vincenzo Palumbo, il camionista di Ercolano che nell’ottobre 2021 uccise Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, due ventenni di Portici, scambiandoli per ladri, c’è solo il carcere a vita.

La Corte di Cassazione ha infatti respinto il suo ultimo tentativo di ribaltare la sentenza, rendendo definitiva la condanna all’ergastolo.

Una raffica di colpi esplosi dal balcone

Era la notte tra il 28 e il 29 ottobre 2021 quando Palumbo, dalla finestra della sua abitazione a Portici, vide i due giovani in auto e, convinto che fossero ladri in cerca di un “colpo”, esplose diversi colpi di pistola contro di loro. Tullio e Giuseppe, colpiti a morte, non ebbero scampo. I soccorsi arrivarono troppo tardi.

La vicenda giudiziaria si è conclusa dopo quasi quattro anni di battaglie legali:

16 marzo 2023: la Corte di Assise di Napoli condanna Palumbo all’ergastolo.
17 ottobre 2024: la Corte d’Appello di Napoli conferma la sentenza.
Oggi, 16 maggio 2025: la Cassazione respinge il ricorso, rendendo definitivo il carcere a vita.

Le famiglie: “Giustizia è fatta, ma i nostri figli non tornano”

Le famiglie delle vittime, assistite dagli avvocati Maurizio Capozzo e Gennaro Bartolino, hanno vissuto anni di dolore e attesa. “Ora sappiamo che chi ha ucciso i nostri ragazzi pagherà per sempre”, hanno commentato. “Ma nessuna sentenza potrà restituirci Tullio e Giuseppe”.

Quella notte del 2021 scosse tutta la città, riaccendendo il dibattito sulla legittima difesa e sui confini tra vigilanza e follia omicida. Palumbo sosteneva di aver agito per proteggere la propria casa, ma i giudici hanno ritenuto la sua reazione sproporzionata e criminale.

Ora, con la Cassazione che ha chiuso ogni porta, per lui non c’è più scampo. Per Tullio e Giuseppe, invece, resta solo il ricordo.

 

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Articolo pubblicato il giorno 16 Maggio 2025 – 12:29

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