Tutti a difesa di Lorenzo Insigne dopo il video con gli auguri, equivocati, “di una presta libertà”rivolte a un tifoso di nome Checco.
Arrivano le parole del suo procuratore Vincenzo Pisacane che ai microfoni di Repubblica ha chiarito il destinatario del suo pensiero: “Lorenzo aveva trascorso con la moglie e alcuni amici un paio di giorni a Roma. Alla stazione ha incontrato alcuni ragazzi che stavano andando a Roma e lo hanno riconosciuto. Così gli hanno prima chiesto di scattare una foto insieme, poi di mandare gli auguri al fratello di uno di loro, costretto in casa da diversi giorni perché positivo al Covid.
“Ma come si fa a pensare altre cose? Sono sconcertato. Ma in che mondo viviamo? Si vede benissimo che Lorenzo ride. Ma davvero qualcuno pensa che un uomo e un calciatore come Lorenzo, il numero 10 della Nazionale italiana, possa aver voluto, con quella frase, mandare un messaggio diverso dagli auguri di pronta guarigione a un ragazzino di 17 anni che da giorni non poteva uscire perché affetto dal Covid? Ma per favore…”.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Borrelli segnala: “In un video INSIGNE usa frasario della criminalità”
Anche il conduttore radiofonico Gianni Simioli, in un messaggio su Insagram, ha voluto difendere pubblicamente Lorenzo Insigne:
“Vergognatevi e vergognatevi ancora di più se state facendo passare questo messaggio e approfittando, occasione che aspettavate, per vomitare su Lorenzo la vostra già bella e consistente acredine, dettata non solo da motivi calcistici e “da tifoseria”. Io di Lorenzo, mi dispiace deludervi, non posso non ricordare tutte le volte, e sono molte, in cui gli ho chiesto una mano per sostenere moralmente ma soprattutto economicamente, qualcuno che si fosse rivolto al programma radiofonico che conduco “per disperazione”.
E mai una volta che si fosse dileguato meschinamente come sanno fare in troppi. Il resto, dei rigori segnati o sprecati, delle sue auto costose e delle intemperanze e strafalcioni linguistici o di outfit non me ne fotte niente”, il messaggio di Simioli.