Il presidente del Bari non le manda a dire: ritiri carichi di rischi e critiche da esterno
Luigi De Laurentiis, al timone del Bari, ha sparato dritto senza troppi fronzoli nelle sue ultime dichiarazioni. Con un tono che sa di sfida, il boss pugliese ha parlato di come il ritiro stia prendendo forma tra nuovi volti e tattiche da rodare. “Il ritiro è iniziato con i migliori propositi: tanti nuovi giocatori, nuovo allenatore, insieme dovevano trovare una quadra. I ragazzi – le parole riportate da TuttoBari – stanno trovando le prime soluzioni, i primi disegni tattici e ci vuole tempo ma percepiamo tanta concentrazione. Ci sono tanti ragazzi che hanno grande volontà, vedo tanto impegno: l’importante sarà capire quando il gruppo comincerà a recepire un gioco e farlo proprio”.
Passando alla gestione del club, De Laurentiis non ha evitato di toccare argomenti spinosi come l’attrazione di partner esterni, mettendoci un po’ di realismo grezzo. “Io sto lavorando attivamente per attrarre dei partner esterni. Massima spesa massima resa? No, basti vedere cosa è successo lo scorso anno. La B insegna, ci vuole tanta esperienza di questa categoria altrimenti vediamo franchise importanti retrocedere o salvarsi all’ultimo. Sulla sostenibilità siamo d’accordo con tutti gli altri 19 presidenti: ci vogliono nuove soluzioni e riforme, una potrebbe essere il salary-cap”.
Sui cambiamenti in casa Bari, il presidente ha ammesso rischi senza tanti giri di parole, come se stesse scommettendo su una partita truccata. “Non esiste una regola perfetta, le variabili sono tante. Dopo i playout ho dovuto cambiare tutto il comparto tecnico, l’anno scorso abbiamo ricostruito. Quest’anno ci stiamo prendendo un rischio, cosciente: è una sfida importante ma siamo preparati e pronti. Non per forza la continuità è sinonimo di vittoria, magari con questo nuovo gruppo troveremo linfa vitale”.
Per la campagna abbonamenti, De Laurentiis ha invitato i fan a smettere di fare i difficili e tornare in massa, con un pizzico di spavalderia. “Stiamo per annunciarla. Per chi è scettico dico che in queste settimane stiamo costruendo con grande entusiasmo, l’allenatore sta costruendo un gruppo con un bel gioco. Se si è amanti della propria squadra e si vuole sostenerla si tornerà allo stadio”. Sulle critiche, non si è trattenuto dal difendersi con un po’ di sana amarezza. “A me dispiace, è il mio ottavo campionato, non mi sono mai tirato indietro, ci ho messo la faccia con tanto entusiasmo facendo tanti sacrifici personali. Seguo qualunque trattativa e aspetto di questa squadra, chi arriva sa che qui si lavora in maniera sana. Dispiace che tutto ciò non arrivi all’esterno. Abbiamo dato il massimo: se io mi fossi stancato di tutte queste critiche, non avrei ricominciato con queste sfide: c’è voglia di far bene nel miglior modo possibile”.
Riguardo al rapporto con il Napoli, De Laurentiis ha chiarito le cose senza troppi complimenti, tenendo le due realtà ben separate. “Col Napoli siamo due cose separate, sono stati 8 anni di amministrazione indipendente. Ovviamente se si possono trovare sinergie dal punto di vista dei calciatori ben venga. Sono gestioni diverse, parallele ma separate”.
Infine, sulla gestione dello stadio San Nicola, ha difeso le scelte con un ottimismo che sa di provocazione, come se non ci fosse spazio per i gufi. “Sono contento di quello fatto, gli eventi di grandi artisti sono una grande opportunità per la città di Bari e credo sia positivo. Non vedo cose negative”. In un mondo del calcio dove tutti parlano, De Laurentiis dimostra che a volte la sincerità brutale è l’unica arma vincente.