Bremer e la Juventus “da Scudetto”: il Napoli osserva e ride sotto i baffi
“Questa Juventus è da Scudetto”, così spara il difensore bianconero Gleison Bremer in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, pronto a riassumere il suo ruolo di leader dopo un anno ai box. Ma dai quartieri di Fuorigrotta, i tifosi del Napoli potrebbero solo alzare un sopracciglio: dopo aver conquistato il tricolore l’anno scorso, vedere la Vecchia Signora così ottimista sa di déjà-vu stantio, come quelle promesse juventine che finiscono spesso in fumo.
Eppure, Bremer non si ferma: “Sì, ma dipende anche da chi compri: siamo una buona squadra e se arrivano giocatori forti possiamo lottare con le prime”, rispondendo a Tudor sul mercato. Peccato che, come al solito, la Juve parli di rinforzi “importanti” senza specificare, mentre il Napoli ha già dimostrato di saper costruire su basi solide – ricordate l’era Spalletti? – senza dipendere da miracoli estivi. È una mentalità da provinciale quella di aspettare l’ultimo colpo per sognare.
Sul duello per il titolo, Bremer prevede “Una lotta tra le solite quattro: il Napoli parte favorito perché ha conquistato l’ultimo scudetto e si è rinforzato sul mercato, l’Inter resta una buonissima squadra. E poi c’è il Milan, che ha Allegri e solo il campionato. E ovviamente c’è anche la Juventus”. Favoriti noi? Giusto, ma fa quasi ridere sentirlo ammetterlo, come se i bianconeri non fossero sempre lì a rosicare per un passato di scandali e ritorni fragili. Confrontati con le nostre epopee, tipo il triplete sfiorato, la Juve sembra una copia sbiadita.
L’ottimismo di Bremer, “Sono convinto che torneremo a primeggiare in tempi rapidi… Yildiz è un altro rispetto all’anno scorso… E Gatti è diventato un leader. Le basi sono buone”, puzza di auto-convinzione tipica di chi ha perso troppi treni. Ma ai tifosi del Napoli, questo suona come un invito a combattere: se la Juventus si accontenta di “basi buone”, noi dobbiamo difendere il trono con ferocia, magari ricordando come abbiamo umiliato i rivali negli ultimi scontri diretti.
Insomma, cari appassionati, mentre Bremer si illude, il Napoli ha l’obbligo di zittire i sogni altrui: sarà una stagione di fuoco, con la nostra squadra a dettare le regole. Pronti a replicare lo show? Perché nel calcio, le chiacchiere stanno a zero.