L’entusiasmo azzurro travolge: Abbonamenti esauriti, passione inarrestabile
Che colpo al cuore per i tifosi del Napoli: la campagna abbonamenti 2025/26 è ufficialmente chiusa, con le tessere andate a ruba in meno di un’ora. Un segnale inequivocabile dell’amore viscerale che lega i partenopei alla loro squadra, anche in tempi di incertezze sul campo.
“SSC Napoli comunica la chiusura della Campagna Abbonamenti 2025/26. Nei giorni scorsi, il 98% degli aventi diritto ha esercitato la prelazione. Questa mattina sono stati esauriti anche i posti riservati ai nuovi abbonati. La quota complessiva degli abbonamenti sottoscritti è di oltre 24.000.”
Queste parole del club, dense di orgoglio, non raccontano solo numeri: evidenziano un tifo che non si arrende, ma ricordano anche quanti siano rimasti a mani vuote. E allora, cari tifosi veri, vi domando: è giusto questo tetto fisso, adottato da tre stagioni, che esclude migliaia di appassionati? Sembra un modo per gestire lo stadio, ma rischia di lasciare fuori chi vive per il Napoli, proprio come capitava ai tempi di Maradona, quando il San Paolo era un vulcano.
“Il Club desidera ringraziare le decine di migliaia di tifosi che questa mattina hanno tentato di sottoscrivere un abbonamento. La scelta… nasce dalla volontà di garantire al maggior numero possibile di sostenitori azzurri l’opportunità di assistere alle partite.”
Ringraziamenti a parte, questa giustificazione suona un po’ ipocrita – come se fossimo al circo, con biglietti razionati per non “sovraccaricare” il Diego Armando Maradona. Rispetto ad altri club, tipo la Juventus o il Milan, che riempiono stadi enormi senza troppi freni, noi ci accontentiamo di 24.000 abbonati: un’eredità gloriosa, ma forse è ora di pensare a espandere, non limitare.
Insomma, prepariamoci alla prima contro il Cagliari il 30 agosto: che sia l’inizio di una stagione da urlo, o almeno da risate ironiche se le cose vanno storte. Voi, veri napoletani, sapete che il Napoli non è solo una squadra: è una fede, e guai a chi ci tocca. Avanti così!